Chiesa

di Claudia Cirami

Il vostro nemico il diavolo

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Fra Benigno raccoglie un’eredità pesante, ora che padre Amorth non c’è più. Al frate siciliano, come volto e nome noto, forse il più conosciuto tra gli esorcisti italiani viventi, tocca adesso continuare a tenere desta l’attenzione sul nemico. Come è risaputo, quest’ultimo non va certo in vacanza: informare, evangelizzare, invitare alla preghiera e ad una vita sacramentale rimangono attività fondamentali per contrastarne l’azione. Fra Benigno non si stanca mai di farlo. L’ultima fatica del frate si intitola «Il vostro nemico il diavolo. Misericordiosi come Gesù verso i tormentati e coloro che credono di esserlo» (Paoline, 280 pp., 22, 00 euro). Un libro importante, per molti versi.

Il sottotitolo rappresenta un primo motivo di interesse per prendere in mano il testo. C’è una convinzione diffusa in ambienti lontani – forse suscitata anche da certi comportamenti errati di fedeli – secondo cui gli esorcisti sono coloro che scorgono il diavolo ovunque e lanciano allarmi in continuazione. Lo sottolinea anche la giornalista Alessandra Turrisi nella prefazione: «Non c’è alcuna voglia di vedere il demonio ovunque, come molti credono; c’è invece un’urgenza pastorale di ricondurre tutti a Cristo. Cosa che non sempre mi sembra sia la vera priorità di chi si professa cristiano» (p. 10). Il sottotitolo, invece, mostra qual è la verità: gli esorcisti sanno valutare. Si accorgono, grazie al discernimento e alla formazione ricevuta, che non tutti coloro che si rivolgono a loro rientrano nell’ambito delle vittime dell’azione straordinaria del demonio. Spesso sono soltanto persone che attraversano momenti di grande difficoltà (economica, lavorativa, relazionale, ecc.) e la loro fragilità li spinge a pensare di essere perseguitati dal nemico. Ma – e qui il passaggio fondamentale – anche queste persone (come spiega il libro fin dal sottotitolo) hanno bisogno di misericordia, di vicinanza, di comprensione, perché la loro, anche se non provocata da un’azione straordinaria del maligno, rimane pur sempre una richiesta di aiuto. All’esorcista, certo, ma, attraverso di questo, anche alla comunità cristiana (che spesso, purtroppo, è latitante, lasciando tutto sulle spalle dei pochi – come gli esorcisti – che si prendono carico di questa sofferenza). Del resto, l’Evangeli Gaudium ci ha indicato che il mondo delle possibilità in cui i cristiani possono portare il loro soccorso (materiale e spirituale) è davvero ampio. Le persone sofferenti corrono anche dei rischi: quello di vedere aggravata la loro condizione affidandosi ai professionisti dell’occulto: «I mali così si moltiplicano senza vero rimedio e le stazioni della loro via crucis sono a volte interminabili» (p.244).

Ma non è l’unico motivo per avvicinarsi al libro. Questo, infatti, possiede un solido impianto esegetico-dottrinale, da cui Fra Benigno parte, e che è recuperato parzialmente da quanto egli ha scritto in precedenti opere. Che necessità c’è di un altro libro che ci documenta su diavolo? Non siamo già abbastanza informati? Paradossalmente, anche in questi tempi segnati da superstizione, continuiamo ad avere bisogno che qualcuno ci spieghi ancora una volta i “fondamentali”. Perché – come è noto – uno dei più riusciti inganni del demonio è aver fatto credere (e continuare a far credere) che non esiste, che il male non è personificato, che il peccato non è tale. Così un ripasso ben fatto che faccia continui riferimenti scritturistici e che ricordi i pronunciamenti magisteriali diventa propedeutico al proseguo del discorso. «La rivelazione di Dio ci assicura – scrive Fra Benigno – che il diavolo e i demoni esistono e agiscono realmente nella storia personale e comunitaria degli uomini» (p.32). Per combattere un nemico bisogna prima di tutto partire dalla consapevolezza della sua esistenza. Questo succede anche (e prima di tutto) con il diavolo.

Dal cap. II al IV il libro di Fra Benigno offre notevoli chiarimenti su tutto quello che riguarda argomenti che suscitano interesse, ma anche timore, presso i fedeli. Dall’occultismo al satanismo, dalla fattura all’attività malefica straordinaria (con infestazione, vessazione, possessione), il testo si presenta quasi come un compendio di tutto quello che concerne l’ambito del demoniaco. Gli argomenti affrontati costituiscono una sorta di campo minato per la sensibilità odierna. Da un lato, infatti, sembra essere un problema accettare la correlazione tra l’azione demoniaca e pratiche che, al più, ci sembrano denotare solo ignoranza e superstizione; dall’altro, invece, c’è il timore irrazionale di vedere il Maligno all’opera ovunque, anche dove non c’è. Questi capitoli, dunque, possono essere utili per approcciarsi con attenzione vigile, ma senza inutili allarmismi, alle tematiche che riguardano l’azione del demonio. Interessante è anche la parte che riguarda l’esorcismo, con delucidazioni chiare e precise.

Tornando alla notevole richiesta di aiuto che arriva all’esorcista, appare davvero utile la creazione di un “Centro di ascolto” a Palermo, attivo dal 2013, – la cui funzione e le modalità di organizzazione sono ben spiegate nel libro – dove vengono “smistate” le richieste di esorcismo e viene operato un attento discernimento per vedere se il grido di aiuto non nasconda, invece, semplicemente una situazione difficile che prostra la persona, fino a farla convincere che sia posseduta o vessata dal Maligno. Sono i volontari che svolgono questa prima selezione tra le richieste e quelli impegnati nell’ascolto e nel discernimento sono «dotati di una non comune pazienza, dovendo stare ore intere ad ascoltare le tante storie di gente che chiede aiuto. Essi tentano di fare un primo discernimento, una sorta di cernita che fa da filtro, riducendo il più possibile il numero di coloro che hanno veramente bisogno dell’esorcista, per una terapia esorcistica» (p.251). Nel libro è indicata una cifra che fa riflettere: sono 1600 le persone che si avvicinano al Gruppo di Ascolto, ogni anno. Il numero è consistente: fa comprendere che molti hanno bisogno, oggi, di una parola di conforto e speranza e quando questa non arriva e, nel frattempo, le situazioni difficili stagnano o peggiorano, la convinzione che scatta dentro è quella di cercare, come ultimo baluardo, aiuto nell’esorcista.

Nel testo non mancano poi testimonianze, emozionanti come ogni volta che ci si imbatte nelle storie di sofferenze interiori vissute, che mettono di fronte alla concretezza di racconti di vita presentati in prima persona. Il rischio, a volte, è infatti quello di non dare volto e corpo ai fratelli che soffrono per l’azione straordinaria del demonio: questo può portare a non sentirli vicini. Conoscerli, invece, sentire i loro racconti consente di palpare quasi la loro sofferenza, nonostante il filtro della pagina scritta.

Fra Benigno ha iniziato il suo ministero di esorcista nel 2000. Il suo ruolo lo ha portato ad avere anche incarichi di un certo rilievo. È consigliere dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti e poi è stato incaricato dalla CESI, la Conferenza Episcopale Siciliana, di seguire la formazione degli esorcisti siciliani e di quei sacerdoti che si preparano a svolgere questo delicato ministero. Per chi lo ha potuto ascoltare durante le catechesi o incontri che tiene, sa che il numero di persone che si avvicinano a lui è considerevole, proprio per la fiducia che ispira e per la serenità – unita alla giusta dose di informazione – che offre quando parla del suo ministero. Questo suo ultimo libro è un valido sussidio dove è possibile rintracciare, tra le righe, anche lo stile del frate, imperniato al trasmettere speranza e premura nei confronti del prossimo sofferente. Addentrarsi in un argomento altamente inquietante come è quello dell’azione del demonio non sarà mai facile: una guida come Fra Benigno, perciò, non può che farci bene.

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10/02/2017
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