Politica
di Giuseppe Brienza
LA FORZA DEL PERDONO, LA SPERANZA DEL FUTURO
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Era il 12 novembre del 2003 quando un camion imbottito di esplosivo varcava l’ingresso della base militare italiana in Iraq «Maestrale». L’esplosione causò la morte di 28 persone, fra le quali dodici carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili.
Nell’anniversario degli attacchi terroristici scatenati contro gli Italiani in missione di pace nel sud dell’Iraq (12 novembre 2003) è stato organizzato a Sulbiate, in provincia di Monza-Brianza, un incontro-convegno per ricordare il sacrificio delle vittime civili e militari della strage e l’impegno concreto svolto dalle Forze armate nelle missioni internazionali per la pace e in favore delle vittime. Con il titolo “Nassiriya: la forza del perdono”, la conferenza vedrà gli interventi della giornalista di “Avvenire” Lucia Bellaspiga, di Margherita Caruso Coletta, vedova del brigadiere dei carabinieri Giuseppe Coletta e di Massimiliano Esposito.
Quest’ultimo, arrivato a Nassiriya il 13 ottobre 2003 come infermiere militare, un mese dopo si sarebbe trovato a vivere in una di quelle che si ricordano come le più grandi tragedie nazionali degli ultimi decenni. Dalla sua esperienza diretta, vissuta allora come caporal maggiore dell’Esercito poco più che ventenne, Esposito avrebbe «imparato ad esser forte, così forte, da non temere la morte e ad amare la vita». A promuovere l’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sulbiate, varie associazioni fra cui “Le Radici” di Andrea Cavenaghi e la Rete dei circoli La Croce della Lombardia. Appuntamento quindi a stasera, 24 novembre, alle ore 21 a Sulbiate, presso l’Auditorium Comunale in via Donatori AVIS-AIDO (per ulteriori info: [email protected]).