Storie
di Rachele Sagramoso
“Noi”: storia di una chiesa domestica
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Chi mi conosce lo sa bene: da figlia di genitori separati, la mia piccola croce è quella del matrimonio. Sono terrorizzata dal fatto di non riuscire a portare avanti il mio modestissimo obiettivo di rimanere a fianco di mio marito, per tutti gli anni che Iddio vorrà farmi sostare su questa terra. Per questo motivo, ogni qualvolta mi dedico alla lettura di libri sull’argomento “matrimonio” ovvero “famiglia”, leggo con attenzione e tento di carpire segreti, note che possano essere utili, spunti di riflessione e messaggi chiari o seminascosti (soprattutto quando si tratta di testi autobiografici). Cristina Righi oramai la conosco bene, con lei è difficile che non si crei sintonia: è una persona che sa ascoltare, che racconta con serenità le sue vicende di vita, che non nega errori compiuti ma che, anzi, li ammette con serenità come facenti parte della vita che ognuno vive, sapendo che si può cadere, ma che Nostro Signore è con noi perché non ci perdiamo. Giorgio Epicoco è un uomo serio, sintetico e presente, che ha accettato di raccontare con sua moglie, la storia della loro coppia.
Quando si condivide qualcosa di sé, lo si fa spesso per mandare un messaggio che a qualcuno potrebbe essere utile, ma singolarmente. Quando lo si fa in due, partendo da una serie di errori che hanno mutato completamente la vita della coppia, aprendola alla vista di quello che Dio vuole per la coppia stessa, è un messaggio molto più coinvolgente, molto più concreto. Significa che la coppia si è messa a parlare, si è unita e si è amalgamata, e vuol dire che due persone si sono guardate negli occhi per poi, insieme, guardare nella medesima direzione. Al di là di quello che può apparire, non è semplice aprire il cuore e la casa agli altri, per far sì che chiunque possa conoscere le difficoltà e gli obiettivi raggiunti in una coppia: ci vuole umiltà, senso del servizio al prossimo, trasparenza e carattere.
Il libro di Cristina e Giorgio, il primo di una coppia, s’intitola “Noi. Storia di una Chiesa domestica”, e inizia con due persone che si sposano in rito civile, continua con una conversione, prosegue con la risposta alla Chiamata e termina – per me, che sto leggendola - con l’inizio della seconda pubblicazione. Cristina e Giorgio prima aprono il loro cuore, poi si lasciano amare e continuano poi con il donarsi agli altri: alle mogli e ai mariti che ne hanno bisogno, a chi vive una vita matrimoniale in subbuglio, a chi lotta con il coniuge per portare avanti il progetto di vita insieme. Infondo, questo libro è scritto per ognuno di noi, per aiutare le coppie a procreare il loro primo figlio: il Noi.
È un libro che fa assaporare l’amore di coppia, che fa bene all’anima, che dà speranza per chi è già sposato, ma anche per chi vuole farlo con saggezza e serenità.