Chiesa
di Raffaele Dicembrino
La seconda giornata di Papa Francesco in Slovacchia
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Secondo giorno di Papa Francesco in Slovacchia. Un programma ricco di incontri quello odierno, in un Paese dove si respira la gioiosa attesa della popolazione. L’accoglienza ufficiale ieri si è svolta all’aeroporto, alla presenza della presidente Zuzana Čaputová con la quale Francesco ha avuto un breve colloquio prima di raggiungere la Nunziatura apostolica che in Slovacchia esiste dal 1993 per volere di Santo Papa Giovanni Paolo II. Qui Francesco, all’incontro ecumenico, ha rivolto il pensiero agli anni bui della persecuzione ateista ed alla forza della Chiesa di Cristo, chiamata oggi all’unità, alla testimonianza, alla fraternità e vicinanza a chi è bisognoso. Poi l’incontro con la comunità gesuita slovacca.
Questa mattina il trasferimento del Papa al Palazzo presidenziale per la cerimonia di benvenuto, dopo la visita alla presidente Čaputová, quindi l’incontro con le Autorità politiche e religiose, la Società civile ed il Corpo diplomatico. La mattinata si chiuderà nella Cattedrale di San Martino dove il Papa incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i seminaristi e i catechisti. Nel pomeriggio ci sarà la carezza agli ospiti del Centro Betlemme dove le suore della carità assistono i senzatetto che qui trovano ascolto e conforto. Poi l’atteso incontro con la comunità ebraica slovacca che durante la seconda guerra mondiale subì atrocità e violenze. La giornata si chiuderà in nunziatura dove riceverà il presidente del Parlamento e il primo ministro
.Dopo l’incontro con le autorità e con i vescovi e la Chiesa locale a Bratislava, il Papa rivolgerà un discorso alla Comunità ebraica del Paese, nella piazza simbolo delle sofferenze degli ebrei slovacchi nel Novecento – 105mila quelli che persero la vita durante l’Olocausto. “L’incontro con le Comunità ebraiche - spiega Frisova - avviene a pochi giorni dal 9 settembre, quando in Slovacchia si è commemorato l’anniversario degli 80 anni dall’adozione del cosiddetto Codice Ebraico, il provvedimento con cui gli ebrei persero ogni diritto alla libertà. La commemorazione della giornata è stata organizzata in diverse città. “Io personalmente ero a quella che si è svolta in una piccola città a Est dove c’era un sacerdote che simbolicamente ha chiesto perdono per tutti i torti subiti durante l’Olocausto. Così, l’incontro del Santo Padre con i rappresentanti della Comunità ebraica sarà un altro passo verso un cammino comune”.