Società
di Mario Adinolfi
UN MONUMENTO AGLI HATERS
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Ho letto che Loretta Goggi avrebbe lasciato i social per “l’odio in rete” e cioè commenti pesantissimi legati al suo invecchiamento. Guardate che il problema non è la rete: l’odio sta scorrendo a fiumi nella società ed è alimentato dai media generalisti per poi scaricarsi in rete, che dei media generalisti è la cloaca. Sono i media generalisti a predicare pensiero unico e se non pensi come loro ti dicono di pensare sei feccia da eliminare. Sono i media generalisti a proporti un modello di vita dove servi solo se produttivo: se sei vecchio, storpio, obeso, depresso, una madre di famiglia con tante rughe o un disabile al Grande Fratello non ti vogliono, ma manco al dibattito finto intellettualoide con Concita De Gregorio. Negli aperitivi in terrazza meglio un ex terrorista che un’ex bella (magistrale la scena con una Serena Grandi deformata girata da Sorrentino nel party della Grande Bellezza).
L’odio è acceso dai grandi media, alimentato da una rabbia che è benzina composta dalla tragica condizione socio-economica che contrappone garantiti e non garantiti (per i quali una Goggi diventa dunque una decrepita ricca su cui sfogarsi), portato a soluzione definitiva quando vi raccontano che i rimedi a portata di mano da rivendicare in qualità di diritti sono quello a suicidarsi e a drogarsi. Vi spiegano quindi quanto siete inutili e quanto gliene frega a loro di voi. Niente. Schifano le vostre faticosissime vite, di conseguenza voi odiate le loro, patinate e arricchite. Altro che odio in rete. Meno male che c’è la rete che fa da collettore di tutta questa rabbia: uno mette il suo commento su Facebook, va a sfregiare la pagina di uno famoso, di solito proteggendosi con l’anonimato, così pensa di aver agito contro questo sistema che lo opprime.
Chi detiene le chiavi del potere sa bene di dover costruire un monumento agli haters dei social, di cui parlano con aria corrucciata, senza averne alcuna paura. Tigri di carta, spie di un disagio e anche evidenziatori della fragilità emotiva del jet set nostrano, che vuole essere ricco, potente, famoso e pure idolatrato dai servi della gleba che s’arrangiano senza vedere prospettive. Tutto non si può avere. Beccatevi dalla rete quel che la rete produce, fanghiglia inclusa. Poi ragioniamo tutti insieme sui perché. E vedrete che, forse anche grazie alla fanghiglia, il risultato del ragionamento sarà sorprendente.