Chiesa

di Giampaolo Centofanti

Il miracolo di ogni vocazione

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Talora si sente dire che il matrimonio ha una base naturale sulla quale si innesta la fede cristiana. Si può trattare talora di visioni variamente distorte e anche poco specificate. L’unione di coppia terrena può essere più facilmente soggetta alla precarietà dei rapporti umani. Certo si spera che nessuna legge sia mai a danno, per esempio, dei bambini. Il matrimonio cristiano, tra un uomo e una donna, è stato rivelato da Gesù e può essere solo la chiamata di Gesù che matura nella vita della persona a portarlo avanti oltre ogni ostacolo. Ogni vocazione è il miracolo della grazia. Dunque può risultare pericoloso talora parlare per esempio di base naturale del matrimonio come se fosse possibile semplicemente con una bontà umana viverlo sicuramente per tutta la vita. Questa visuale rischia di ingabbiare le persone in percorsi non realmente voluti da Dio. Strade imposte da un vario moralismo. La consapevolezza del miracolo della vocazione, anche di quella al matrimonio, potrebbe frenare impegni avventati e affascinare verso un autentico cammino di fede.

La grazia del matrimonio cristiano, la grazia della famiglia, della familiarità, si può irradiare in qualche modo su molti anche non chiamati a vivere questo sacramento.

Anche le vocazioni religiose possono in varia misura venire vissute sulle, inesistenti, forze umane magari costringendo la vita di persone in chiusure di sicurezza che soffocano l’autentica, libera, maturazione potendo generare crisi sotterranee pronte a scoppiare nei momenti di prova.

Il Signore conduce il cammino personalissimo di ciascuno. La vocazione di una persona ha dunque tutte le sfumature e i passaggi della sua specifica vita e non deve necessariamente portare al sacramento dell’ordine o a quello del matrimonio.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

17/09/2021
2903/2023
San Secondo martire

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Storie

ASIA - Sposi con fede diversa

Il matrimonio interreligioso è una realtà complessa ed è un fenomeno crescente in Asia

Leggi tutto

Storie

Intelligenza artificiale pro libertà?

È davvero decisivo seguire, immaginare, possibili sviluppi dell’intelligenza artificiale.

Leggi tutto

Chiesa

Mons. Sabbah per i suoi 90 anni: ‘Chi governa sa che cosa vuol dire amare?’

Il patriarcato latino ha festeggiato a Nazareth il pastore emerito, che Giovanni Paolo II scelse come prima guida araba di questa comunità. Il suo messaggio: “Chiedo a Dio sguardi nuovi che vedano Dio e l’uomo, vedano la pace perduta e sappiano che la sicurezza esiste solo nel cuore delle persone”. Pizzaballa: “Voce di verità e speranza. La sua visione resta una guida per Gerusalemme”.

Leggi tutto

Chiesa

Gli ideali cattolici

Sta per essere pubblicato, contemporaneamente in forma cartacea e in un sito online, un saggio di carattere teologico che non riguarda soltanto gli specialisti in materia. Sebbene, infatti, il testo, non eccessivamente lungo, sia in qualche modo il risultato di decenni di studi e di esperienze, la sollecitazione definitiva che mi ha spinto a scriverlo è derivata dalla considerazione di scottanti problemi di attualità, problemi che si potrebbero riassumere in uno solo: la disgregazione dei cattolici sia nell’ambito culturale, sia nell’ambito politico - e ci si potrebbe chiedere se la disgregazione politica non sia in larga misura una conseguenza della disgregazione culturale.

Leggi tutto

Politica

Le polemiche inutili

Chi ha spacciato dati diversi non ha calcolato i voti ottenuti da tutte le 19 liste, ha compiuto errori banali come conteggiare le percentuali sui votanti e non sui voti validi, ha voluto deliberatamente chiudere gli occhi su dati che hanno del miracoloso, preferendo sviluppare le odiose polemiche inutili di soggetti che possono sfogarsi solo su Facebook o sui blog. Chi ha osato criticare il fatto che calcolassimo la percentuale solo considerando i comuni in cui ci siamo presentati, poi, ha toccato vette in cui la polemica inutile sconfina nel delirio da rabbia incipiente.
E veniamo alla questione politica. Perché siamo noi il quarto polo? Semplice: perché noi ci siamo. Sa dirmi l’augusto collega dell’Espresso quanti voti in una città chiave come Verona ha preso Alternativa Popolare di Alfano e Lupi o Energie per l’Italia di Stefano Parisi? Mi dice ad Avola o a Conegliano quanti consensi ha raccolto Idea di Quagliariello e Roccella? Siamo il quarto polo per assenza di competitori. Siamo tanti, prendiamo molti voti e pazientemente sopportiamo le polemiche inutili. Meno riusciamo a sopportare la fabbrica di veleni di cui è sempre capace l’Espresso, che quando il Circo Massimo lo riempiamo noi scrive che la capienza è trentamila, quando lo riempie Sergio Cofferati sono tre milioni.

Leggi tutto

Storie

La confessione triste e postuma di George Michael

Una confessione totalmente inattesa giunge dalla memorie di George Michael che prima di morire, parlando della sua vita l’ha definita “ un’intera perdita di tempo”.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano