Politica
di Stefano Di Tomassi
MUSICA DEI “BOSS” E VAGINE FELICI, ADINOLFI (PDF): “A OSTIA LA CULTURA AVALORIALE DEL M5S E DEI LORO
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
“C’è una sola certezza che consola, dopo aver saputo delle parole di Silvana De Nicolò a commento del nostro articolo che riporta le dichiarazioni di chi rappresenta le chiese su Ostia e decine di migliaia di persone e famiglie di credenti contro i concerti dei ‘boss’ e le vagine felici – tuona Mario Adinolfi Presidente Nazionale del Popolo della Famiglia - che tra due settimane i romani e anche i cittadini di Ostia metteranno fine a cinque anni di incubo di governo ‘AVALORIALE’ dei penta stellati. Ricordiamoci – conclude Adinolfi – che da chi è indifferente di fronte ai valori più profondi non puoi mai attenderti niente di buono.”
“Pressapochismi e insulti all’umana intelligenza” – aveva infatti virgolettato Silvana De Nicolò, Assessore penta stellato alla Cultura del X Municipio di Roma all’articolo che riportava la reazione sgomenta delle chiese cristiane, cattoliche, ortodosse e riformate, di fronte agli eventi ‘culturali’ tenutisi sul territorio lidense come festival della vagina felice e il concerto del nipote del boss, poi cancellato.
Oggi giunge però la notizia che è in programma per il 23 Settembre, sempre allo sport village del X municipio di Roma, un nuovo concerto neo melodico di un altro cantante Daniele De Martino, che si dichiara “contrario ai pentiti” e anche per questo già diffidato dalla Questura.
Siamo davvero alle comiche finali se un’ assessore si permette di mancare di rispetto in questo modo a chi rappresenta sul X Municipio di Roma una ventina di centri di culto. Diamo merito solo alla Presidente Giuliana Di Pillo di aver preso le distanze dalla sua stesso assessore e dal suo stesso partito e maggioranza dichiarando di ‘aver appreso le notizie dai giornali’. Questi i commenti dall’entourage PDF.
Combattere quotidianamente per una società migliore, avevano di fatto implicitamente evidenziato concordi i Padri, con ragazzi e famiglie li aveva visti obbligati a intervenire; la piaga delle baby gang, del bullismo nelle scuole, dell’anti cultura e del linguaggio stile ‘gomorra e mafia capitale’ serpeggia tra i nostri giovanissimi e avvelena il futuro.
Oltre che per questo i cristiani hanno dovuto esprimersi, ci sembra di capire argomentando, per il silenzio dei politici locali sui temi in questione.
Di fatti è sotto la luce del sole e sotto gli occhi di tutti i cittadini come Ostia sia stata commissariata per anni per infiltrazioni camorriste e chi è venuto oggi al governo si è sempre vantato di voler sostituirsi ai collusi inaugurando una stagione politica virtuosa.
In fine c’è da dire a onor di cronaca che va dato merito all’assessore De Nicolò di aver contribuito con la Casa della Cultura Gigi Proietti di aver tuttavia inaugurato uno spazio ci rigenerazione culturale sano e partecipato e di essersi prodigata per il coinvolgimento del tessuto cittadino, ma è pur vero che le scelte di questi ultimi tempi e che hanno visto ‘assegnazioni dirette ed extra territoriali’ o appunto le kermesse “immorali”, di cui l’articolo ha trattato, hanno rimesso tutto in discussione gettando un’ombra di ambiguità ‘avaloriale’. Per combattere l’ambiguità ci vuole la coerenza e allora ci si chiede e si chiede: qual è questa cultura lidense penta stellata/PD, quella della casa della cultura o la babele massonica tra soldi e potere?