Politica

di Mirko De Carli

Senza fallimento non si può vincere

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Sono ore di forte sconforto per quanto accaduto con il referendum sull’aborto tenutosi nel weekend a San Marino: il 77% dei cittadini ha votato per la legalizzazione della pratica abortiva. Ci si poteva aspettare un esito diverso? Credo proprio di no. Possiamo pensare di costruire una cultura della vita alternativa alla dilagante “non cultura” della morte partendo da quel 23% che ha votato contro? Difficile, perché in politica le regole della matematica non valgono. Serve un serio e profondo esame di coscienza. In questa analisi mi vengono in soccorso le lunghe conversazioni, anche pubbliche, con un amico come Gabriele Mangiarotti: più volte abbiamo gridato l’urgenza di una presenza capace di testimoniare e non solo spiegare perché la vita merita una tutela legale sempre e comunque e che accettare l’aborto significa promuovere un vero e proprio omicidio di Stato. Questo lavoro meticoloso quasi certamente non avrebbe costituito le condizioni per una vittoria (difficile davanti alla campagna massiva e ben finanziata pro aborto) ma avrebbe irrobustito la consapevolezza di molti nel non arrendersi al pensiero unico, anche dopo l’esito referendario nefasto, e promuovere (dentro e fuori le istituzioni) una cultura di vita animata dal principio inossidabile dell’obiezione di coscienza. Abbiamo invece dovuto constatare che le contro campagne mediatiche con messaggi e immagini forti hanno allontanato buona parte di quella maggioranza silenziosa che ancora vive la quotidianità della comunità ecclesiastica e che non ha sentito sue (purtroppo) le regioni profonde per dire no a una deriva pericolosa che parte dall’aborto, passa dall’utero in affitto e arriva all’eutanasia. Per questo è necessario essere presenti con la propria testimonianza ogni giorno: in ospedale, nelle istituzioni e nella comunità. Spiegando una cosa molto semplice: una società che non fa figli e che li uccide prima che nascano non ha futuro. Non si tratta di un dogma di fede, si tratta di una regola aurea della sociologia contemporanea. Il Popolo della Famiglia è in campo dal 2016 per queste ragioni, per porre all’attenzione dei più queste evidenze “autoevidenti”, e per questo il prossimo 3/4 ottobre chiede il vostro voto per far sentire più forte la voce della vita nelle istituzioni.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

28/09/2021
2503/2023
Annunciazione del Signore

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

RELIGIOUS ITINERARIES SUPERVISION - A TORINO LA CHIESA DI DON BOSCO

Proprio ieri si è celebrato il giorno che ricorda il ritorno alla casa del Padre di Don Bosco. A tale scopo, dando anche il via a questa nostra nuova rubrica che abbiamo chiamato RELIGIOUS ITINERARIES SUPERVISION, andiamo a curiosare nella Basilica di Torino nella quale riposano le spoglie di San Giovanni Bosco e non solo…..
https://www.youtube.com/watch?v=2k9kXQUa23s

Leggi tutto

Società

Spagna: 23 mila persone in piazza contro l’aborto

Ventitremila persone, secondo i dati della Prefettura di Madrid, sono scese in piazza ieri nella capitale spagnola contro l’aborto, ritenendo che la vita vada preservata “dal suo inizio alla sua fine naturale”, e per respingere la “cultura della morte”, implicita, secondo le 500 organizzazioni convocate da, partito Vox, nell’ultima riforma varata dal governo Sanchez. Lo riferisce l’agenzia Efe.

Leggi tutto

Storie

Meditazione femminile sull’aborto

Tutti quelli che sono a favore dell’interruzione volontaria di gravidanza hanno una caratteristica: sono nati. Tutti abbiamo l’insopprimibile desiderio di vivere liberi, magari anche trascinando sciattamente la nostra propria esistenza

Leggi tutto

Politica

Le ragioni del voto di Domenica

PERCHE’ UN “RENZIANO DELLA PRIMA ORA” DEVE VOTARE NO

Leggi tutto

Società

Scozia e matrimoni gay

Per il nuovo “matrimonio” gay si è battuta in prima linea la Sturgeon da quando era vice-primo ministro scozzese, preparando il testo e questa sua recente uscita con alcune discusse consultazioni pubbliche che, nei mesi precedenti la “legge”, avevano accreditato il fronte dei favorevoli ai “matrimoni” gay al 64%. La reazione al suo clamoroso annuncio aveva trovato a suo tempo una reazione decisa e unitaria da parte delle Chiese e comunità cristiane scozzesi. Protestanti, evangelici e cattolici avevano infatti innalzato un fronte comune contro questo «pericoloso esperimento sociale», com’è stato definito il “matrimonio” gay. Il cardinale Keith O’Brien aveva persino intimato all’allora Governo in carica di ritornare sui suoi passi e di indire un referendum consultativo nelle land. Ma, subito, la risposta arrivata per bocca dei vari portavoce è stata senza speranza: «Niente referendum, è una questione di coscienza

Leggi tutto

Politica

Per un recupero radicale della nostra identità

I temi che il libro affronta sono tanti, e tutti rilevanti per chi ha ancora a cuore le sorti del mondo: aborto, eutanasia, ideologia gender, legalizzazione delle droghe leggere (ma anche pesanti), pedofilia, prostituzione e altro ancora. L’ultimo libro del direttore di questo giornale ha sorpreso gli osservatori

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano