Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Fao, Papa Francesco ai giovani: rigenerate il mondo scosso dalla pandemia
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Cinque giorni di incontri, l’assemblea finale dei giovani che presenterà proposte ai governi mondiali per azioni future, master class guidate da giovani “campioni”, che hanno avuto un’idea vincente e che sanno usare i social media per diffonderla, laboratori per le scuole contro lo spreco alimentare, un concorso di film sul cibo, un videogioco per immaginare un futuro migliore e tanta musica. Sono i principali ingredienti del primo World Food Forum, il Forum mondiale sull’alimentazione organizzato a Roma dal 1 al 5 ottobre dal Comitato della gioventù della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e che vedrà protagonisti associazioni di giovani, influencer, aziende, istituzioni accademiche, ong e governi.
“Intrepidi e decisi”, ma al contempo “uniti e saldi”. Non “meschini” nei propri sogni, ma in lotta per “un futuro migliore” e per “rigenerare un mondo scosso dalla pandemia”. Un preciso mandato quello che il Papa affida ai giovani che partecipano al Forum Mondiale sull’Alimentazione, il grande evento, al via oggi nella sede della Fao di Roma, finalizzato alla promozione dell’azione guidata dalle nuove generazioni per la trasformazione dei sistemi alimentari. In un messaggio al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, letto dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Papa Francesco plaude a questa “significativa riunione” che dà spazio e voce agli obiettivi e le istanze di “una nuova generazione di leader che hanno fame di giustizia”.
“Oggi – sottolinea il Pontefice nel messaggio - i giovani di tutto il mondo stanno coltivando la loro creatività e la loro energia per affrontare le cause strutturali dell’attuale crisi alimentare, dai prolungati conflitti armati agli effetti devastanti del cambiamento climatico”. Spetta ai leader dare loro sostegno: “Il loro senso di appartenenza a una stessa comunità e al pianeta vi affida con urgenza il compito di agire e risolvere le sfide che affliggono la famiglia umana in modo innovativo”, sollecita il Papa. “Il loro dono per noi consiste nell’apportare soluzioni innovative per affrontare i vecchi problemi e nel coraggio di non lasciarsi limitare da un pensiero miope che si rifiuta di cambiare”.
Papa Francesco ricorda il Vertice dell’Onu sui Sistemi Alimentari celebrato lo scorso 23 settembre, che ha riunito a New York i leader di tutto il mondo: “Si sono impegnati a lavorare insieme per ottenere l’attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 2, che lotta per sradicare la fame nel mondo. Le loro parole sono una promessa ai nostri fratelli e sorelle, ai nostri figli e figlie e ai nostri nipoti”.
Ed è proprio a questi figli e nipoti, presente e futuro dell’umanità, che il Papa si rivolge con un appello: “Chiedo loro di restare uniti e saldi nei loro propositi. Di non essere meschini nei loro sogni, di lottare per un futuro migliore e di trasformare questi aneliti in azioni concrete e significative. Di lasciarsi alle spalle le routine e i falsi miraggi e di rigenerare questo mondo scosso dalla pandemia. E tutto questo diventerà una felice realtà se semineranno solidarietà, creatività, nobiltà di animo.”. Allora, incita ancora il Papa, “spetta a quanti ora devono adempiere agli impegni formulati negli ultimi mesi non deludere le nuove generazioni. Guardate profondamente gli occhi dei giovani che vi chiedono un cambiamento, e ascoltate. Ascoltate le loro preoccupazioni e ispiratevi alla loro visione, perché è il nostro presente che definirà il loro futuro”.
Da qui un auspicio conclusivo: “Che ci ricordino per la nostra decisione di avere speranza di fronte alla disperazione e di rimanere uniti nella missione di garantire che nessuno resti senza i mezzi necessari per condurre una vita dignitosa”.