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di Roberto Signori
Sierra Leone; il riscatto degli ex bambini soldato
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Il l dramma dei bambini soldato, la guerra dei diamanti, ebola: sono i drammatici temi per i quali, per alcuni anni, si è parlato di Sierra Leone, piccolo Paese nell’Africa occidentale che in passato è stato anche terra di tratta di esseri umani. Nonostante le ingenti somme ricevute dalla comunità internazionale, rimane uno dei Paesi più poveri del mondo.Nel 1991 è scoppiato il conflitto fra i ribelli del Fronte Unito Rivoluzionario, sostenuti dalle forze speciali del NPFL e le forze governative comandate da Joseph Saidu Momoh. Dopo undici anni di scontri, che hanno causato oltre 50 000 vittime, nel 2002 hanno prevalso le forze governative. Da 20 anni sono presenti i salesiani e da 10 mesi alla piccola comunità nel distretto di Bo, nella provincia del sud, il più popoloso dopo quello della capitale Freetown, si è aggiunto fratel Riccardo Racca:
Non ci sono più casi di bambino soldato, assicura fratel Riccardo spiegando però che purtroppo è lunga l’onda delle conseguenze in termini di traumi di fenomeni così drammatici. Sono colpiti in primis i giovani che oggi hanno 20 anni ma anche tutto il tessuto sociale. Spiega che i salesiani sono arrivati in Sierra Leone proprio per affrontare questo fenomeno che si lega a tutte le atrocità di una guerra civile che – afferma – non si può dire sia stata frutto della volontà del popolo. La cosiddetta guerra dei diamanti infatti è al centro di interessi e dinamiche ben più ampie.
C’è l’assistenza spirituale nelle carceri, ma anche il tentativo di prestare aiuto per le cure mediche spesso precarie soprattutto nei villaggi, dice fratel Riccardo parlando poi anche di un dramma ancora tutto attuale: quello della prostituzione minorile che tragicamente riguarda – assicura – fasce di età davvero basse. E c’è poi lo specifico del suo impegno: cercare di formare giovani al lavoro, insegnando loro un mestiere, assicurando una formazione in grado di renderli propositivi, pronti.
.Nel 2020 la Rete di Azione per la Gioventù e i Bambini (AYCN), un’organizzazione per la difesa dei diritti dei giovani e dei bambini, ha assegnato all’opera salesiana “Don Bosco Fambul” il riconoscimento come migliore organizzazione umanitaria della Sierra Leone.