Chiesa
di Giuseppe Bruno
Silenzio assordante. Ma perché?
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E’ difficile rispondere che non sia così, cioè che non si tratti di un “silenzio assordante” quello del Papa con l’abortista Biden riguardo appunto all’aborto. Non una parola nei comunicati ufficiali, né un minimo accenno - ma questo forse è più comprensibile - alla pesante situazione che si è creata negli USA tra lui e i vescovi conservatori, che non vorrebbero concedergli la Comunione. Sorrisi e cordialità molto maggiori di quelle concesse a Trump, e piena sintonia nei comunicati ufficiali su lotta alla povertà, pace, clima, immigrazione, covid. Pure, io credo, una logica ci sia in tutto ciò. Si tratta del “piatto della bilancia”. Evidentemente per Papa Francesco le cose buone che può fare con la “benedizione” di Biden sono più di quelle cattive che questi può fare da solo. Si dirà, ma un cristiano, Cristo, non dovrebbe fare sconti quando si tratta di annunciare la verità. Ma io penso che per lui sia sufficiente aver ribadito a chiare lettere più volte, e anche non a caso molto recentemente, che l’aborto è un omicidio e che la vita va rispettata dal concepimento alla fine naturale. Così come è sempre stato inequivocabile nella sua condanna dell’ideologia gender e di tutti gli annessi e connessi che sarebbero passati anche in Italia se fosse passato il ddl Zan. Ma si dirà questo atteggiamento machiavellico, sarà alquanto “gesuitico”, ma non coerentemente cristiano. Non so. Indubbiamente alcuni gesuiti in passato e molto più nel presente hanno forse esagerato nel trovare il compromesso col mondo. Ma non credo sia il caso di Papa Francesco. Io vedo una linea coerente nel suo modo di agire che non è compromesso, ma estremo, direi eroico, tentativo di dialogo col mondo di oggi. Intanto la scissione pratica operata da lui tra magistero e dottrina, che per alcuni apre la porta a compromessi sempre più al ribasso, non fa una piega nella coerenza del discorso, in generale, e in questo caso in particolare. Perché dovrei accogliere divorziati, persone che hanno abortito, omosessuali e in generale “peccatori” che ovviamente - questo i media tendono in tutti i modi a non farlo sentire – hanno deciso di accettare la “volontà di Dio”, quindi di considerarsi tali (“peccatori”) e di cambiare vita, per riportarli, con cura, a “fare la volontà di Dio” ( Amoris Laetitia) e non il “Presidente” di tutti costoro? Si dirà: perché lui non si è mostrato pentito, anzi ne ha fatto argomento di propaganda politica. Ma dichiararsi cattolico ed essere andato dal Papa dimostra che egli riconosce l’autorità di Francesco e Francesco su queste cose si è pubblicamente espresso in modo chiaro. A questo punto se ci fosse coerenza in Biden dovrebbe cambiare lui, ma si sa, chi si porta il fardello di milioni di peccatori non può non essere “schiacciato” da questo peso e liberarsene è molto più pesante di quanto può esserlo per il singolo; e i “Becket”, si sa, sono pochi come tutti i martiri. Certo, in molti crediamo, che un Giovanni Paolo II o uno stesso Benedetto XVI non avrebbero taciuto, ma questa è un’altra storia che la storia reale però non ci ha dato il tempo di poter verificare. Quale linea sarà quella vincente? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto Lui è il Papa e certo vede meglio di noi. E poi raggiungere gli altri obiettivi su cui sono allineati è un sogno fondamentale dell’uomo d’oggi. Magari venisse fuori un mondo così, come dicono di sognarlo molti - non tutti decisamente - “Grandi della Terra”. In fondo si tratterebbe del mondo di “Immagine” (J. Lennon), un modo che forse sogniamo tutti dalla nostra gioventù. Ma ci sarà ancora posto per l’unicità del Cristianesimo in quel mondo? Poco importa. L’importante è che ci sia la pace universale, la giustizia sociale, la fratellanza, la solidarietà, la tolleranza. Anche degli intolleranti? Anche dei non allineati? No questo no. Questo sembrerebbe proprio di no. I “no pass” vanno fermati e tacitati a tutti i costi, anche criminalizzandoli ( per ora), come tutti coloro che dissentono non tanto dai valori del “Grande Sogno”, quanto, addirittura, dai mezzi per realizzarlo. E qui un po’ “casca l’asino”. Papa Francesco se la può permettere questa libertà di parlare quando vuole e come vuole perché ha una sua missione che non è quella degli altri. Ma noi altri che crediamo in Dio e nella libertà possiamo permettercelo ancora questo silenzio sempre più assordante sui veri, grandi valori che reggono l’Umanità ? Ma a realizzare quei valori ci pensa il “Grande Sogno”! Ma anche Hitler, Stalin, specie quest’ultimo, poi, che veniva fuori dal “Sol dell’Avvenire” dicevano di voler realizzare un “Grande Sogno”. Perché sono tragicamente falliti i loro sogni, perché non si sono realizzati quei valori? Perché non si realizzeranno mai i più bei grandi valori enunciati, solo enunciati, ancora una volta dai “Grandi della terra”? Perché non si basano sui veri grandi valori che possono riassumersi in due: il rispetto totale di ogni persona e della sua trascendente libertà. Perché nessun valore, anche quello più alto, imposto, finisce per trasformarsi in un tragico disvalore. Così è sempre stato e sempre sarà e nulla può giustificare, neanche un’emergenza sanitaria mondiale, che questi due valori siano calpestati. E ce lo dice la vera educazione che non è l’indottrinamento che, purtroppo, sempre più si afferma nella nostra scuola, ma soprattutto ce lo dice per chi crede, Dio, che ha preferito morire in Croce Lui pur di rispettare la “divina” libertà della sua creatura.