Storie
di Alvaro Ringressi
Maschio e femmina li creò
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Ciascun uomo, cerca un senso alla sua vita, cerca un faro che lo illumini. L’uomo cerca di conoscere e dominare il mondo intorno a sé e, sembra avere successo, ma… veramente lo conosce, lo domina? La terra ci sembra ragionevolmente piatta, poi ci accorgiamo che è una sfera; il sole le gira intorno… anzi no, gira intorno al sole… la mela è attratta dalla terra… ma guardando meglio anche la terra è attratta dalla mela. Ci sembra sempre di avere tutto più chiaro ma poi una nuova osservazione ribalta ciò che oggi ci appare certezza evidente. Alla fine una cosa è evidente: non abbiamo fatto noi l’universo! Ne siamo gli osservatori, gli usufruttuari.. ma…. ma non i padroni e… se un giorno il sole sorgesse ad ovest… non dovremmo meravigliarci più di tanto. Allora cerca che ti cerco, prima o poi si fa “l’Incontro”, l’Incontro con Dio e se ci è stato presentato bene, se entriamo in consonanza con Lui, se ci convertiamo, tutto ci torna: DIO CI RIVELA LA VERITA’ parlando al nostro cuore direttamente e attraverso le sacre scritture “Luce ai nostri passi”. Dio è Amore, noi siamo stati creati dall’Amore, per Amore, per amare ed all’Amore siamo destinati. L’Amore ci è stato mostrato da Gesù, Dio con noi, con la Sua Vita e la Sua Morte e la Sua Resurrezione. E’ Dio il Creatore che fa e disfà con una libertà assoluta di bene. Allora Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente Ecco noi siamo fatti di “materia” (polvere) prodotta da Dio ed in cui Dio soffia il Suo stesso Spirito. Siamo creature di Dio, in cui è il soffio che è lo Spirito che è da Dio e che è progettualità, azione d’amore vita di Dio, che è anche nostra natura: “ siamo fatti così”, aspiriamo a Dio in ogni istante ed a tutto ciò che è in Lui e da Lui. Tradire questo progetto di Dio e nostro è tradire Dio e noi, la nostra stessa vita. Noi siamo pianta: se ci comportiamo da pietra, moriamo, entriamo in contraddizione con noi stessi oltre che con Dio. Siccome siamo da Dio, siamo liberi e possiamo scegliere di non essere strada di Dio…. in quel caso è come se con una pistola che spara un raggio disintegratore, ci sparassimo addosso. Uniti a Lui conosciamo ed uniti a Lui siamo chiamati ad operare. Questo progetto ci è stato trasmesso fin dalle origini Dio creò l’uomo a Sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».....Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno .... Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna. Questo dono meraviglioso della vita, che è vita eterna, noi abbiamo il compito di donarla ad altri uomini… i nostri figli. Essere padri e madri donandoci l’uno all’altra e viceversa, anche fisicamente come maschi e femmine, perché questo è stato messo nel cuore dell’uomo, questa è “gioia” per il suo cuore ed è “condizione basilare per un buon frutto”: affinché sia chiaro che nessuno basta a sé stesso, affinché sia chiaro che è nel donarsi… in tutti i sensi, che sta il vero amore da cui scaturisce e matura la vita. Poi qualcosa andò storto, invece di accettare di essere ad “immagine di Dio” l’uomo cercò di essere “come Dio”: quello che noi chiamiamo peccato originale. ...«Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». .....Alla donna disse: ...... con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà». .........all’uomo… Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!» Ma la mission rimane: noi siamo fatti di questa mission, così esistiamo, non possiamo essere diversi. L’obiettivo è amare con Dio, essere padre o madre, maschio o femmina, procreare dei figli, accrescere il coro degli uomini che loderanno Dio e gioiranno in eterno. Ma adesso tutto incontra difficoltà, diviene faticoso, si scontra con la “nostra” pigrizia, il “nostro” egoismo, il “nostro” interesse e… i nostri limiti e patologie fisiche genetiche, anch’esse frutto della decadenza legata al peccato. Ce ne sono di tutti i tipi, nessun organo o funzione ne è esclusa .... nemmeno quella sessuale. Ce ne sono di tutti i tipi: iperfunzionamenti, ipofunzionamenti e disfunzionamenti. Vi è mai capitato qualche maschio, magari con aspetto anche molto virile, che però ha un timbro di voce femminile? Probabilmente è dovuto a geni che trasmettono un carattere di tipo femminile in un soggetto per il resto con caratteri maschili. Molto c’è da approfondire. Ad esempio è opinione comune che femmine e maschi abbiano un modo differente di vedere la realtà e di affrontarla: si dice che gli uomini siano più razionali, le donne più intuitive ed altro. La cosa più logica è pensare che il supporto fisico di queste caratteristiche sia rappresentato da differenti dimensioni e connessioni di alcune vie e nuclei cerebrali…. anche in questo ci potrebbe essere dell’ereditarietà. Ma non c’è solo questo. Ci sono i problemi legati all’affettività, all’educazione. Se, soprattutto nella prima infanzia o in altri periodi della vita in cui ci siamo ancora pienamente identificati sessualmente, si cede a condizionamenti che spingono verso legami affettivi intensi con persone del proprio stesso sesso, si può generare una psiche tendenzialmente omosessuale. E allora? Lo spirito che ci è stato dato e di cui siamo costituiti, non è fatto per essere sottomesso alla nostra fisicità o alle nostre paure: continua a voler realizzare la mission, combattendo contro i limiti legati alla fisicità ed alla sua caducità. Non bisogna mentirsi e prendersi in giro. La strada è stretta, sassosa ed in salita. C’è da soffrire e combattere sia per correggere le derive psico-affettive con l’aiuto della psicoterapia, sia per correggere eventuali problemi fisici con gli strumenti che la medicina ci offre: c’è da favorire la ricerca in questo campo. C’è anche spesso, nella fase attuale delle conoscenze scientifiche, da accettare di non avere rapporti sessuali non orientati al progetto che ci costituisce. Questa è la croce da portare per chi ha problemi nella sfera sessuale. Eppure è la strada per la serenità e la gioia, anche se nel dolore. Dio non ci chiede un dono a tutti i costi, non ci chiede un dono che non possiamo dare. Iddio Padre perfetto, è rispettoso dei nostri limiti, ci ama così come siamo e vuole che anche noi ci accettiamo senza mentirci, restando nella gioia perché vera gioia è conoscerLo ed amarLo, raggiungerLo. Accettare i nostri limiti è altrettanto importante che mettere a frutto i nostri talenti. Io faccio il medico e per curare bene il malato utilizzo il mio sapere, ma anche la coscienza dei miei limiti: “Questo problema dobbiamo sottoporlo al Dr… che è più preparato di me in questo campo”. Se io avessi fatto finta di sapere tutto (è una tentazione presente nei medici), molte persone sarebbero state curate male. Mettendo a frutto i talenti obbediamo ad un input creazionale che Dio ci ha messo dentro, ma accettando i nostri limiti, comproviamo che la nostra gioia non nasce dalle nostre opere, non dalle nostre glorie, ma dell’Amore del Padre verso di noi, dall’essere Sue creature, dall’essere destinate alla vita eterna con Lui; è dire a Dio, si io sono imperfetto ma sono ugualmente nella gioia perché Tu ci sei, mi ami e mi hai destinato ad una gioia eterna. Questo tipo d’amore è assolutamente puro e forse superiore all’altro: Dio cerca da noi anche quest’amore verso di Lui e di servizio al prossimo. I limiti biologici tra “maschio” e “femmina” non sono così netti, né l’apparenza esterna è tutto. Se una persona non è completamente adeguata nella carne o nella psiche per essere maschio o femmina, per questa sua specifica natura, non è nel peccato e non deve certo esser giudicata o peggio condannata. Al contrario deve essere rispettata, aiutata, compresa ed amata. Ma ciascuno deve combattere per realizzare in pienezza la femmina o il maschio che è in lui rispettando la sacra finalità della sessualità. Non rendiamo facile con una legge umana, trasgredire un comando di Dio. Impegniamoci al bene, sicuri che non stiamo calpestando dei diritti, ma annunciando ciò che Dio vuole da ciascuno, stiamo facendo un servizio e ci stiamo operando in favore della felicità e della vita….. ! Anche Gesù, mite ed umile di cuore, gridava! Ricordiamoci comunque delle Sue Parole: “Non pensate che Io sia venuto per abolire la Legge o i Profeti: Io sono venuto per dare compimento” “la Verità vi renderà liberi” “neanch’Io ti condanno. Vai e non peccare più” “ non sette volte ma settantasette volte sette dovrai perdonare a tuo fratello”,