Politica
di Roberto Signori
L’Europarlamento condanna la Polonia sul divieto di aborto
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In una risoluzione gli eurodeputati hanno chiesto al governo polacco di garantire che “non una donna di più” in Polonia perda la vita a causa di questa legge restrittiva. Il testo è stato approvato con 373 voti favorevoli, 124 contrari e 55 astensioni.
I deputati del Parlamento Europeo hanno ribadito la loro ferma condanna per la sentenza pronunciata dal Tribunale costituzionale illegittimo il 22 ottobre 2020, che impone un divieto di aborto pressoché assoluto e mette a repentaglio la salute e la vita delle donne. Invitano il governo polacco a garantire rapidamente e pienamente l’accesso a servizi di aborto sicuri, legali e gratuiti per tutte le donne.
A causa di questa legislazione oppressiva, le donne sono spinte a ricorrere forme all’aborto non sicuro, a recarsi all’estero per abortire o a portare a termine la gravidanza contro la loro volontà, anche in caso di malformazione grave o mortale del feto. Il Parlamento invita quindi i Paesi UE a cooperare più efficacemente per facilitare l’accesso transfrontaliero ai servizi abortivi, ad esempio garantendo alle donne polacche l’accesso a un aborto gratuito e sicuro in altri sistemi sanitari nazionali.
I deputati europei hanno condannato il contesto sempre più ostile e violento per i difensori dei diritti umani delle donne in Polonia e invitano le autorità polacche a garantire loro il diritto di esprimersi pubblicamente senza timore di ripercussioni o minacce. Inoltre, condannano fermamente l’uso sproporzionato della violenza contro i manifestanti da parte delle autorità di contrasto e invitano le autorità polacche a garantire che i responsabili degli attacchi ai manifestanti siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Sottolineando che la sentenza sull’aborto è un ulteriore esempio di acquisizione del controllo politico da parte della magistratura e del collasso sistemico dello Stato di diritto in Polonia, i deputati hanno invitato il Consiglio UE ad affrontare la questione nella sua indagine sulla situazione dello Stato di diritto in Polonia, ampliando l’ambito di applicazione delle sue audizioni