Società
di Roberto Signori
Reddito di cittadinanza, altra truffa a Monza
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A svelare la truffa sono stati i carabinieri della compagnia di Monza, agli ordini del maggiore Emanuele D’Onofri. I militari, attraverso gli accertamenti cominciati lo scorso settembre, hanno scoperto che 30 persone (su circa 300 controllate) ricevevano indebitamente il reddito di cittadinanza, per un danno quantificato in oltre 200mila euro. Le indagini sono avvenute mettendo a confronto dati anagrafici, situazione dei carichi pendenti, certificati penali, con i documenti forniti all’Inps di Monza per attestare l’Isee, l’indicatore della situazione economica. In molti facevano ricorso a false attestazioni del numero dei componenti familiari, oppure si dichiaravano «nullatenenti» malgrado avessero reddito e casa di proprietà.
C’erano quelli che indicavano – inventando — di avere figli a carico. Oppure gli stranieri che dicevano di essere ormai italiani acquisiti da oltre dieci anni, e invece erano immigrati da pochi mesi. E poi ancora una famiglia di brianzoli nella quale ogni componente percepiva il reddito di cittadinanza, nonostante possedessero case e immobili sia a Monza città, che in provincia.
L’ennesima dimostrazione che il reddito di cittadinanza in molti casi è totalmente inutile!