Storie

di Roberto Signori

Tumore al seno: trattamenti con nuove molecole

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Il tumore al seno è tra i più frequenti nelle donne. Contro questo tumore disponiamo oggi di terapie efficaci che però non sono ancora in grado di risolvere tutti i casi. Oggi per questo tumore è diventato possibile progettare farmaci più selettivi ed efficaci, anche grazie alle simulazioni numeriche. Lo confermano i risultati di una ricerca dell’Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche di Trieste (Cnr-Iom), in collaborazione con l’Istituto nazionale dei tumori di Milano e l’Università di Bologna. I dati, pubblicati sull’European Journal of Medicinal Chemistry, sono stati ottenuti anche grazie al sostegno di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro a un progetto, recentemente concluso, volto a identificare molecole adatte al trattamento di questo tumore. Nella ricerca condotta da Cnr-Iom è stato studiato in particolare il ruolo degli estrogeni.

“Questi ormoni sessuali femminili contribuiscono alla crescita cellulare e sono sintetizzati grazie anche alla catalisi da parte dell’enzima aromatasi. Una volta prodotti si legano al recettore estrogenico alfa (ERα), attivandolo e stimolando la proliferazione cellulare”, spiega Alessandra Magistrato del Cnr-Iom. “Gli estrogeni svolgono funzioni di fondamentale importanza nello sviluppo dei caratteri sessuali femminili, nel ciclo mestruale, nel rimodellamento delle ossa e, legandosi a ERα, danno alle cellule l’ordine di crescere. Per questo, se prodotti in concentrazione troppo elevata, possono determinare una crescita cellulare anomala e indurre o peggiorare un tumore al seno”.

Contro questo tipo di tumore sono disponibili diversi farmaci che però possono indurre effetti collaterali; inoltre, dopo anni di somministrazione, in una percentuale di donne il tumore sviluppa resistenze che rendono le terapie inefficaci. “Alla base di questo fenomeno di resistenza ci sono alcune mutazioni somatiche, cioè piccole variazioni nel gene che codifica per ERα, che in seguito all’azione selettiva dei farmaci spesso somministrati per anni vengono selezionate e diventano predominanti. Scopo del progetto di ricerca è stato dunque colpire l’enzima che catalizza la produzione degli estrogeni e allo stesso tempo bloccarne il recettore, al fine di contrastare le mutazioni”, prosegue Magistrato.

Nello studio è stato identificato un gruppo di molecole a bersaglio multiplo, in grado di legare con buona affinità sia l’enzima aromatasi, sia il recettore ERα e di bloccare l’attività di entrambi. “Queste molecole sono quindi molto interessanti perché da un lato dimostrano di colpire preferenzialmente le cellule malate e dall’altro lato sono capaci di colpire due bersagli importanti per un particolare tipo di tumore al seno, quello positivo al recettore degli estrogeni (ER+)”, conclude la ricercatrice del Cnr-Iom. “Se da queste molecole si otterrà un farmaco, potrebbe essere possibile con un solo prodotto svolgere l’azione oggi indotta da due farmaci diversi, risolvendo allo stesso tempo i problemi posti dalla resistenza ed evitando infine alcuni effetti collaterali”.

Nella ricerca sono già state identificate alcune molecole, di cui è stata studiata la capacità di colpire i bersagli prescelti attraverso simulazioni al computer. In seguito le molecole sono state sintetizzate in laboratorio dai collaboratori dell’Università di Bologna e sono stati svolti esperimenti in cellule in coltura nei laboratori dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. I risultati degli esperimenti hanno confermato quelli predetti dalle simulazioni informatiche. “È di particolare rilevanza la selettività delle molecole a doppia attività inibitoria rilevata qui all’Istituto, perché esse contrastano la proliferazione delle cellule tumorali ma non di quelle sane. In questo modo si potrebbero eliminare gli effetti tossici”, conclude Nadia Zaffaroni, direttrice della struttura complessa di farmacologia molecolare dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

I risultati ottenuti dovranno ora essere ulteriormente messi alla prova con sperimentazioni di laboratorio, che se avranno successo apriranno la strada a un possibile studio clinico.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

16/11/2021
2103/2023
San Benedetto

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Società

Argentina: approvata legge su cure palliative

L’Associazione argentina di medicina e cure palliative (Aamycp) e altre organizzazioni denunciano da tempo che le cure palliative di qualità raggiungono solo il 10 o il 15% delle persone che ne hanno bisogno in Argentina. Ma ora fortunatamente una nuova legge approvata quasi all’unanimità dovrebbe dare un forte impulso alle cure palliative nel paese.

Leggi tutto

Società

Giuseppe Noia ginecologo contro l’aborto

Giuseppe Noia nasce a Terranova da Sibari il 14 Gennaio 1951.
Nel 1975 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Nel 1980 consegue la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia e nel 1988 quella in Urologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
E’ docente di Medicina dell’Età Prenatale presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, Scuola di Specializzazione in Genetica e diploma di laurea di Ostetricia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. E’ docente dei corsi di Perfezionamento e dei Master in Bioetica presso il Pontificio Consiglio per gli studi sulla famiglia Istituto Giovanni Paolo II.
E’ Presidente dell’Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici (AIGOC).

Leggi tutto

Società

L’Ema autorizza Novavax

Via libera degli esperti in Europa al vaccino prodotto dalla casa farmaceutica statunitense Novavax. E ‘l’unico vaccino degno di tale appellativo perché il primo
(e l’unico) tra quelli autorizzati a rispondere a requisiti di tipo tradizionale

Leggi tutto

Politica

IL DIRITTO CIVILE PER ECCELLENZA

Il terreno su cui vuole caratterizzarsi Stefano Bonaccini come nuovo leader del Pd è quello di rendere agevole abortire: nella “sua” Emilia Romagna RU486 nei consultori e Nipt gratuita significano selezione eugenetica, bambini down che non vedranno la luce, banalizzazione della soppressione dei nascituri. Roba da nazi. Poi si chiedono perché il Pd non vince mai le elezioni politiche.

Leggi tutto

Media

Cinema “PerdutaMente” di Paolo Ruffini ed Ivana Di Biase

In questo nuovo lavoro, Ruffini si mette in viaggio per l’Italia alla ricerca di incontri, esperienze, confronti con persone affette dall’Alzheimer, e con chi se ne prende cura: parenti, amici, affetti.

Leggi tutto

Politica

Si allarga il fronte anti-green pass

La posizione di Popolo della Famiglia, Italexit, Movimento Universitario contro le Discriminazioni, Movimento Universitario per Scuola e Istituti di Istruzione Secondaria

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano