Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Il vescovo contro i preti non vaccinati
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Per i sacerdoti e i religiosi no-vax (no siero), nessuna “assoluzione”. Il vescovo della diocesi di Teano-Calvi (Caserta), Giacomo Cirulli, ha scelto la linea divisiva creando tensioni e polemiche anche tra i fedeli. Con un decreto di recentissima firma, il presule ha stabilito che i preti non vaccinati non potranno distribuire la comunione. Una decisione adottata - si legge in un comunicato della diocesi campana - nell’ambito di una situazione pandemica “in costante e grave peggioramento”.
In una lettera indirizzata alla propria comunità e in particolare ai religiosi, monsignor Cirulli ha usato parole molto discutibili, invitando a “rispettare e a far rispettare rigorosamente le norme di profilassi e igienizzazione” previste anche nelle chiese per il contenimento dei contagi. Il vescovo, inoltre, ha richiamato l’attenzione sull’osservanza del distanziamento e del numero massimo di accessi consentiti durante le celebrazioni liturgiche. Poi, la decisione drastica che ha spiazzato tutti: “Proibisco la distribuzione dell’Eucaristia da parte di sacerdoti, diaconi, religiosi e laici non vaccinati”. Nel medesimo comunicato, reso pubblico sul sito della diocesi, Cirulli ha ricordato come le ostie sull’altare debbano “essere tenute rigorosamente coperte nei previsti vasi sacri”.
Non è tutto. Nel proprio decreto, il vescovo delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, ha deciso la sospensione di ogni “attività pastorale, catechistica e formativa in presenza” fino a nuova comunicazione. Indicazioni precise, che colpiscono soprattutto per quel provvedimento assunto nei confronti dei sacerdoti e dei religiosi non vaccinati