Storie
di Marie- christine J.
Vantiniano: “Di Alessandro non c’era nulla. Le bare si sciolgono”
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
“Apprezziamo la sua disponibilità ad incontrare alcuni nostri rappresentanti dopo le feste poiché potremo finalmente spiegarle di persona quanto dolore e angoscia sono stati provocati dall’esumazione massiccia di 2500 bambini nati morti o morti pochi giorni dopo la nascita, tra i quali c’erano i nostri figli”… è un estratto della lettera inviata a dicembre al sindaco Emilio Del Bono da un gruppo di mamme dei bambini sepolti nel “ Giardino degli Angeli”….a settembre 2500 tombine sono state rimosse dal cimitero di Vantiniano all’insaputa dei genitori e molti sono ancora i punti da chiarire.
Numerose famiglie sono nel dolore…dopo Miriana oggi ancora un’altra mamma, Anna Bianchetti, ha gentilmente accettato di rispondere alle nostre domande e di darci la sua testimonianza.
Anna, potresti parlarci di tuo figlio Alessandro e di quello che è accaduto al cimitero di Vantiniano?
Alessandro nasce morto il primo luglio 2009 alla ventisettesima settimana di gravidanza (27 + 5) in clinica città di Brescia viene battezzato in sala parto e riconosciuto dal papà Paolo Crotti. Motivo del decesso: nessuno. Abbiamo contattato le onoranze funebri di Curati Pino di Brescia, il quale ha vestito il piccolo con una tutina in cotone e una copertina in pile. Messo in una bara piccola bianca e sepolto presso il riquadro dei bimbi nel cimitero di Vantiniano di Brescia. Abbiamo fatto fare dalla ditta Perani una lapide con scritto nome, cognome, data, un pensiero e un orsacchiotto. Alessandro era ed è il nostro unico figlio. Il destino ha voluto che ci fosse per noi solo lui. Dal 2009 al 2016 andavamo a trovare Alessandro settimanalmente….Nel mese di luglio (2021) Paolo, il papà, si è recato al cimitero. Tutto era come sempre. Il 26 ottobre, Paolo, con grande sgomento, ha visto che non c’era più nulla. Tutte le tombine erano state tolte, non c’era più nulla. Subito Paolo si è recato alla reception del cimitero per chiedere spiegazioni. Alla domanda dov’era Alessandro gli è stato risposto che sicuramente c’erano resti, di aspettare una settimana che saremmo stati contattati.
Alla seconda settimana abbiamo richiamato, ma non avevano ancora avuto tempo di verificare. Alla terza ci hanno chiamato dicendo che di Alessandro non c’era nulla, nè la lapide, nè la bara, nè i resti. Alla mia domanda di come fosse possibile, mi hanno risposto che le bare si sciolgono…..
Da quel giorno in poi una ferita, per noi mai chiusa, si è squarciata. Non abbiamo più un posto dove poter raccontare a nostro figlio quello che succedeva nella nostra vita, un posto dove dire le preghiere, un posto dove piangere in silenzio.
Ad oggi che risposte avete avuto da parte delle autorità competenti?
Le autorità competenti dicono che non avevano l’obbligo di apporre gli adesivi di avviso, dicono che bastavano gli avvisi su fogli A4 affissi sugli alberi che nessuno ha visto. Risposte fredde, glaciali e false. False perché negli anni si sono sempre visti sulle tombine gli adesivi di colore giallo che avvisavano l’esumazione. C’è una telefonata registrata da una mamma dove le viene risposto dagli uffici del cimitero che 2500 adesivi sarebbero costati troppo e non c’erano soldi. False perché avrebbero dovuto mettere un elenco con i nomi dei bambini esumati e non è stato fatto.
Dove sono i resti dei vostri bambini?
Ad oggi non sappiamo dove sono, ci hanno risposto di non aver trovato resti….in realtà abbiamo trovato delle ossicine in superficie (ossa che il comune deve far analizzare, ma ad oggi nessuna risposta). Io e il mio compagno siamo stati ricevuti dall’assessore Valter Mucchetti e dalla responsabile dei cimiteri dottoressa Elisabetta Begni i quali ci hanno detto che di Alessandro non è stato trovato nulla o meglio mentre prima si era sciolta la bara….. ora invece era stata trovata ma al suo interno non c’era nulla e quindi come si fa in questi casi hanno buttato tutto…... io mi chiedo…. hanno trovato la bara ... l’hanno aperta… e hanno guardato nella coperta cosa c’era o hanno semplicemente buttato via mio figlio? Voglio precisare che era avvolto in una coperta di pile e che il pile non si degrada e anzi si conserva
Che vorresti dire ai nostri lettori?
Vorrei dire ai lettori che la “pietà non esiste, è morta”..... sono stati calpestati 2500 bambini, 2500 piccoli angeli e le istituzioni si nascondono dietro un “abbiamo fatto tutto secondo la legge”....( e non credo sia vero). Hanno calpestato e buttato al macero il dolore di 2500 famiglie, ci hanno trattato come delinquenti mandando al cimitero gli agenti della DIGOS per non farci allestire un albero di Natale al cimitero…. ci hanno detto che non abbiamo visto i cartelli perché non andavamo al cimitero…
Hai un appello in particolare che vorresti fare?
Vorrei chiedere alle istituzione di fare chiarezza e di cercare i resti dei nostri bambini nella terra o al macero se necessario. Chiedo alle persone che leggeranno di parlare di noi, mamme e papà del cimitero Vantiniano; non si deve dimenticare quello che ci hanno fatto e chiedo una preghiera per tutti i bimbi del mondo anche i nostri, che non siano dimenticati.