Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Spagna - Giornata dell’Infanzia Missionaria
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Domenica prossima, 16 gennaio, i bambini spagnoli hanno un appuntamento con la Giornata dell’Infanzia Missionaria - “la Domenica dei bambini” -, per aiutare i missionari nel loro lavoro con l’infanzia. “L’ Infanzia Missionaria non è una Ong che fa cose belle per i bambini, è lo strumento della Chiesa perché i territori di missione abbiano i mezzi per prendersi cura dei bambini in quei luoghi” ha spiegato don José María Calderón, Direttore nazionale in Spagna delle Pontificie Opere Missionarie (POM), presentando la Giornata. Questa iniziativa, nata nel 1984, è stata la pioniera nella difesa dei bambini. Come ha commentato don Calderón, “la Chiesa è avanti, la cura dei bambini è sempre stata molto importante”.
Il Direttore nazionale POM ricorda che grazie ai fondi raccolti dall’Infanzia Missionaria - per lo più grazie alle donazioni dei bambini - si possono sostenere progetti di evangelizzazione, educazione e salute per i piccoli e le loro mamme, perché possano nascere e crescere con dignità, mangiare, studiare ... Dalla Spagna, l’Infanzia Missionaria ha inviato nel 2021 € 1.933.313,21, raggiungendo più di 300.000 bambini in 34 paesi. “Per molti bambini, l’unico posto dove trovano casa è la Chiesa” ha sottolineato.
La missionaria in Brasile Sofía Quintans, delle Francescane Missionarie della Madre del Divino Pastore, racconta come la Chiesa accompagni i profughi venezuelani che arrivano in Brasile, molti dei quali sono bambini. La missionaria è a Boa Vista da 3 anni, impegnata nell’“Operazione Benvenuto”, che risponde all’emergenza umanitaria. In coordinamento con lo Stato, l’Onu e varie Ong, la Chiesa cattolica accompagna queste persone nei campi profughi: a Boa Vista ci sono 13 campi, con 700-1.000 persone ciascuno. Ospitano temporaneamente i rifugiati in modo che possano inserirsi nella vita normale. “I venezuelani portano uno zaino carico di molte sofferenze” ha spiegato la missionaria, che ha posto particolare enfasi sull’angoscia dei bambini. “La situazione stressante dei loro genitori pesa su di loro, sono delle spugne”, questi bambini vivono “infanzie rubate”, “vogliono giocare ma non possono”. Pertanto, cerchiamo di creare spazi sicuri per loro in modo che possano continuare a giocare e imparare, anche se le cose non sono facili. Alla tratta dei bambini, al furto di neonati per I trapianti di organi, allo sfruttamento sessuale, ora si è unita anche la pandemia con le sue conseguenze.