Storie
di Massimiliano Musolino
Le molestie di Milano non indignano come le pacche sul sedere
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Le molestie che si sono verificate la notte di Capodanno, in Piazza Duomo a Milano, in cui sono rimaste vittime ben nove giovani donne, non hanno indignato le femministe. Da quanto emerge ancora in procura, le vittime sarebbero state prima avvicinate da un paio di giovani, quindi gli altri componenti del branco avrebbero, a turno, aggredito le vittime, arrivando alle loro spalle e creando una sorta di muro umano per strappargli indumenti e palpeggiarle nelle parti intime, senza farsi troppo notare da occhi indiscreti. Se la pacca sul sedere, subita dalla giornalista televisiva Greta Beccaglia, durante lo svolgimento del suo lavoro, ha scatenato l’ira delle femministe e la loro giusta e doverosa indignazione, sulle molestie di Milano che ha coinvolto nove giovani donne, le femministe sono rimaste indifferenti. La pacca sul sedere, indubbiamente, è un atto che deve essere condannato senza esitazione, ma con altrettanta fermezza, non possono rimanere impunite le gravi molestie, nei confronti di nove ragazze, perpetrate dalla gang di italiani di origine nordafricana, nella notte di Capodanno in Piazza Duomo a Milano.
Sulle molestie di Milano, esponenti politici di centrodestra e opinionisti politici hanno evidenziato l’assordante silenzio non solo delle femministe, ma anche delle forze politiche liberal-progressiste. La nota giornalista Annalisa Chirico, attraverso i social, espone la sua riflessione sulle molestie di Milano, scrivendo così: “Milano 2022 come Colonia 2016. Fa rumore il silenzio delle pseudo-femministe, sempre pronte a tuonare contro le desinenze in -o, sulle intollerabili aggressioni accadute a Capodanno nel pieno centro di Milano. Tolleranza zero, basta ipocrisia”.
Sui fatti di Milano, interviene l’esponente di Fratelli d’Italia, Sen. Giovanbattista Fazzolari:: “È ormai palese che le violenze perpetrate a Milano la notte di Capodanno a danno di giovani donne altro non sono che episodi di “Taharrush gamea”, la criminale pratica che indica una molestia collettiva, con aggressioni nei confronti delle donne che possono sfociare in violenza sessuale. Al di là di ogni ragionevole dubbio gli episodi di Milano ricordano in modo chiaro quanto accaduto a Colonia e in numerose altre città europee nella notte di San Silvestro di sei anni fa, quando gruppi di immigrati di origine araba e nordafricana, con chiara matrice fondamentalista islamica, molestarono e derubarono e in diversi casi stuprarono centinaia di giovani donne scese in piazza per festeggiare il Capodanno. Si tratta azioni non casuali ma pianificate, coordinate e premeditate, messe in opera per rivendicare un modello di società, tipico del fondamentalismo islamico, che non ammette il riconoscimento della parità di diritti delle donne. Fratelli d’Italia ha depositato un’interrogazione, a mia prima firma, al Ministro Lamorgese, per sapere, cosa intenda fare il governo per impedire che analoghi atti criminali – favoriti dall’immigrazione illegale di massa, dal dilagare del fondamentalismo islamico e dal lassismo delle istituzioni – si ripetano in futuro e per assicurare alla giustizia i criminali che li compiono”.
Sui fatti di Milano altrettanto duro è il commento dell’Europarlamentare della Lega Silvia Sardone: “Ringrazio la Polizia di Stato per l’immediata operazione che ha permesso l’identificazione di 18 giovani, sia stranieri che italiani di origine nordafricana, che sarebbero alcuni dei responsabili di tre diverse aggressioni contro almeno nove donne durante la notte di Capodanno. Scene simili a quelle di Colonia, con l’assalto programmato, accerchiamenti e palpeggiamenti. Ora che si delinea ancora più chiaramente il contesto di queste aggressioni, preoccupa il vergognoso silenzio delle femministe di sinistra, sempre pronte a stracciarsi le vesti per le desinenze al femminile ma sempre zitte di fronte a queste violenze figlie di una cultura incompatibile con la nostra società. Esattamente come il caso di Saman ci troviamo di fronte a una consolidata idea, figlia di tradizioni e insegnamenti religiosi islamici, che prevede la sottomissione delle donne. Milano non può diventare l’avanguardia di un’idea della donna oppressa e calpestata nei suoi diritti. Pd e compagni colgano al più presto questo problema reale, che cova soprattutto nelle periferie multietniche e in certi ambienti musulmani, anziché rincorrere utopie come l’integrazione che nei fatti si è sempre dimostrata fallimentare e che tanti immigrati non vogliono nemmeno”.
È inaccettabile che si chiudano gli occhi di fronte a molestie che sono il frutto di una cultura religiosa fondamentalista che prevede la sopraffazione delle donne. Tutte le molestie devono suscitare eguale indignazione a prescindere dai soggetti che li compiono.