Storie
di Roberto Signori
Svizzera: si dichiara donna e riscuote la pensione in anticipo
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Un “mi sento donna”, è stato sufficiente per riscuotere una pensione con un anno di anticipo. Almeno, questo è quanto riporta Tgcom24 sulla bizzarra vicenda, avvenuta in Svizzera.
Il cittadino svizzero in questione ha cambiato sesso all’anagrafe, ottenendo così la pensione di vecchiaia con un anno di anticipo. Questo perché in Svizzera la pensione viene elargita per le donne a 64 anni, contro i 65 degli uomini. Ma come è possibile? Nella confederazione, dal primo gennaio 2022 è possibile cambiare sesso presso la pubblica amministrazione, e in modo anche rapidissimo: appena 10 minuti di colloquio e si stabilisce una presunta “capacità di discernimento” del soggetto richiedente. Con 75 franchi svizzeri il gioco è fatto.
La possibilità di cambiare sesso “sulla carta” e di dichiararsi un po’ ciò che si desidera è ovviamente un bello spunto per chi, magari più scaltro dei fini ideologi Lgbt, vuole approfittarsi della situazione. Con questa magia tutta progressista si potrebbe addirittura evitare – nei paesi in cui è previsto – il servizio militare maschile, oppure ottenere un anno di pensione in più, come in questo caso. Per ora, la pubblica amministrazione svizzera tace. Anche perché, secondo la stampa locale, l’accusa di transfobia è come le tasse: sempre dietro l’angolo.