Politica
di Mario Adinolfi
L’inequivocabile risposta
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Francesco Verderami sul Corriere della Sera scrive: il Parlamento è “giunto al bivio tra Draghi e Casini”. Semplificherei. È giunto a dover decidere tra un permanente commissariamento della democrazia italiana e la sconfitta di quel progetto. È chiaro che un Draghi sconfitto dovrà dimettersi anche da premier. La sua permanenza a Palazzo Chigi dopo essere stato bocciato al Quirinale sarebbe imbarazzante. Draghi aveva solo due strade: non correre per il Quirinale, mantenendo dunque il governo; correre per il Quirinale e vincere, mantenendo di fatto il controllo su un premier da lui nominato. Se sconfitto, gli restano solo le dimissioni e candidarsi premier alle elezioni. Ma quelli come Draghi non lo fanno mai perché sanno che otterrebbero dai cittadini una inequivocabile risposta.