Società
di Roberto Signori
Spagna: aumentato di dieci volte il numero dei suicidi
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“La salute mentale non sarà una pandemia, ma un’endemia che durerà a lungo. È un problema più importante di quello che abbiamo considerato fino ad ora”. Così si è espresso – riporta Vida Nueva Digital - lo psichiatra José Luis Carrasco, presidente della Società di Psichiatria di Madrid, al tavolo del Forum di Incontri Interdisciplinari, dal titolo “Salute mentale: una nuova pandemia?”, organizzato dalla Fondazione Paolo VI. L’incontro, che si è tenuto ieri, 9 febbraio a Madrid, in presenza e online, è stato moderato da Sandra Várez, direttrice della comunicazione della Fondazione.
Carrasco, nel suo intervento, ha notato l’aumento dei disturbi di personalità ed ha soprattutto sottolineato come “gli atti di autolesionismo e i tentativi di suicidio siano aumentati di dieci volte”. “La paura – ha affermato - si è impadronita dei giovani in una società intrappolata dall’incertezza, che si traduce in ansia e depressione”, accompagnate da un aumento del consumo di farmaci ed altre sostanze.
Montserrat Esquerda, pediatra, esperta in prevenzione del suicidio e direttrice dell’Istituto Borja di Bioetica, durante il dibattito, ha parlato anche di un aumento dei disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, negli adolescenti, proponendo la promozione di strategie volte a tutelare la salute mentale dei bambini e dei giovani, soprattutto in questo momento storico in cui sono costretti a vivere reclusi o limitando le relazioni sociali. Secondo la Esquerda le aree di azione sarebbero tre: “promozione della salute mentale, prevenzione del disturbo mentale e un impegno per la diagnosi precoce”.
Il direttore generale della Fondazione Paolo VI, Jesús Avezuela, ha infine ricordato quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e cioè che i problemi di salute mentale saranno “la principale causa di disabilità nel mondo nel 2030, con cifre che la pandemia sta portando a salire”. Secondo l’OMS, 1 persona su 4 avrà un disturbo mentale nel corso della sua vita.
In Spagna, dall’inizio della pandemia, secondo il Centro per la Ricerca Sociologica (CIS), il 6,4% della popolazione ha preso appuntamento con un professionista della salute, soprattutto per motivi di depressione (35,5%) o ansia (43,7%). Le cifre dei suicidi stanno raggiungendo livelli drammatici: 3.941 nel 2020 (la cifra più alta della storia, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (INE)), di cui 1.479 di giovani e adolescenti. Cifre che travolgono un sistema già insufficiente, con 11 psichiatri e 6 psicologi clinici ogni 100.000 abitanti, e un sistema sanitario saturo ed esausto.