Media

di Giuseppe Udinov

Sul sentiero blu

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Dal 28 febbraio arriva in sala in collaborazione con CAI (Club Alpino Italiano) “SUL SENTIERO BLU”, l‘emozionante film di Gabriele Vacis sul viaggio di un gruppo di giovani autistici sull’antica via Francigena.

I protagonisti, insieme ai loro medici ed educatori, percorrono oltre 200 km a piedi in 9 giorni. Un cammino di crescita, tra fatica e divertimento, in cui affrontano ed imparano a gestire emozioni e difficoltà grazie a specifici programmi abilitativi per sviluppare le competenze sociali.

Un’esperienza profondamente umana volta a migliorare le relazioni delle persone autistiche. I partecipanti devono infatti adattarsi al nuovo ambiente e cercare un modo per convivere, alla scoperta della loro indipendenza.

Il viaggio si concluderà a Roma, dove tra varie autorità incontreranno anche Papa Francesco.

Il 28 febbraio e l’1 e il 2 marzo, vi aspetta in sala in tutta Italia un’immersione nel mondo dell’autismo per abbattere pregiudizi e preconcetti e per scoprire e imparare a valorizzare le loro capacità e i loro valori.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

23/02/2022
0506/2023
San Bonifacio

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

Il viso espressivo di monsignor Castellucci

Mons. Castellucci non è nuovo per la mobilitazione pubblica e personale in favore della vita umana nascente. Nello scorso aprile ha partecipato ad esempio alla grande mobilitazione prolife organizzata nel centro di Modena con un corteo e un momento di preghiera che ha coinvolto oltre 350. Quando la proposta gli è giunta alle orecchie, subito il vescovo, non se l’è lasciata sfuggire, tanto più in occasione del Giubileo della Misericordia. «Può essere un segno - ha spiegato l’arcivescovo - e un modo per dire che la vita vale sempre. La Misericordia si manifesta fin dall’inizio. Ci sono tre elementi deboli nella vita umana: l’origine, l’esposizione e la fine. Non sempre si dà attenzione al livello normativo e culturale». Se la vita vale in quanto tale, i cristiani sono chiamati a un compito. «Dobbiamo avere uno sguardo più profondo», sostiene quindi mons. Castellucci, che si ottiene «guardando ai più piccoli, come fatto da Gesù Cristo: per essere grandi siate come i bambini».

Leggi tutto

Chiesa

Ladaria: l’obbedienza è ancora una virtù

Per la prima volta da quando occupa lo scranno del loro ufficio, il successore di Ratzinger, Levada e Müller all’ex Sant’Uffizio si è raccontato: lo ha fatto con un’intervista rilasciata a Vatican News, e finalmente il mondo ha conosciuto il sorriso affabile di Luis Ladaria Ferrer. Al centro del colloquio soprattutto la questione di come si possano conciliare nella fede libertà e obbedienza.

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco commemora i fedeli defunti

Papa Francesco: mi viene in mente uno scritto, alla porta di un piccolo cimitero, al nord: “Tu che passi, pensa ai tuoi passi, e dei tuoi passi pensa all’ultimo passo”.

Leggi tutto

Chiesa

Papa Francesco la famiglia è fondata sul matrimonio

Papa Francesco: la famiglia fondata sul matrimonio uomo donna è luogo naturale di relazioni

Leggi tutto

Chiesa

No alla comunione dei divorziorisposati

Parlando ai vescovi cileni in visita ad limina il pontefice ha risposto ad alcune loro domande su sinodo e aborto. Chiarando più punti.

Leggi tutto

Storie

Gente che è stata muta

Meno sbarchi significa oggettivamente meno morti in mare e meno business sulla pelle dei migranti.  questo governo come Popolo della Famiglia non abbiamo mai fatto sconti, ma nel caso specifico il comportamento è quello corretto e chi protesta e fa sceneggiate è attivato dallo stesso cinismo, fa solo campagna elettorale. A noi interessa parlare di bene comune in materia di immigrazione e lo si fa solo tornando a istituire i flussi, trattandoli per quote a livello europeo, facendo arrivare i migranti integrabili per via aerea o con i corridoi umanitari, spazzando via il business dei mercanti di uomini in Africa e anche in Italia. Salvando così davvero migliaia di uomini, donne e bambini da morte certa nel Mediterraneo e ancora di più nel deserto che molti non riusciranno mai ad attraversare. E andando a prelevare dai Paesi africani migranti che siano veramente in stato di bisogno, perché quattromila euro a uno scafista li può dare solo chi appartiene al “ceto medio” africano e per questo il 90% di chi sbarcava sulle nostre coste negli anni passati era composto da maschi adulti. Troppi dei quali capaci poi di delinquere anche in forma organizzata (la mafia nigeriana è solo uno degli esempi, la fitta rete degli spacciatori tunisini, algerini e marocchini ne è un altro) in collaborazione con le forme nostrane di criminalità specie nel Sud Italia ma non solo.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano