Chiesa

di Nathan Algren

Il Cardinale Bo e i Vescovi dell’Asia: No alla guerra nucleare

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Scongiurare in ogni modo il rischio di una guerra nucleare, promuovere il dialogo e portare una guarigione globale al mondo: è l’auspicio espresso in un appello lanciato dal Cardinale Charles Maung Bo, Vescovo di Yangon e Presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche (FABC). “Il mondo si trova a un bivio esistenziale” afferma il Cardinale Bo in una dichiarazione diffusa a nome della FABC, intitolata “Resist the Risk of a Nuclear Winter, Rally for the Global Peaceful Spring”.

l Porporato si dice preoccupato per la spaventosa possibilità dello “scenario da incubo di un olocausto nucleare globale”: “Gli attacchi all’Ucraina e l’imminente minaccia dell’uso delle armi di distruzione di massa hanno portato il mondo sulla soglia dell’autoannientamento. Le scene strazianti degli attacchi in Ucraina hanno scioccato il mondo”, osserva.

Il Cardinale si unisce a Papa Francesco nell’appellarsi ai governanti della Russia e a tutti gli altri leader globali “che credono nel potere della violenza per risolvere i problemi del mondo”, affinché scelgano “mezzi pacifici e il dialogo” all’interno del consesso delle Nazioni Unite.
“Siamo rincuorati dalla risposta unita della comunità internazionale all’Onu, dove più di 140 Paesi hanno votato contro questa guerra di logoramento che minaccia di distruggere la sicurezza umana, il rispetto delle istituzioni globali”, recita il messaggio del Presidente della FABC.

“Esattamente un secolo fa - ricorda il testo - quando una spirale di pandemia strangolò il mondo, uomini megalomani scatenarono i demoni di due sadiche guerre mondiali. Più di 135 milioni di persone sono state uccise dalle guerre nel 20° secolo. Il ricordo dell’olocausto resta una ferita purulenta nella coscienza umana”. “L’umanità è il principale attore in questi giochi di guerra geostrategici. La storia è una maestra crudele”, prosegue la nota, rimarcando che “in quelle guerre non c’erano vincitori. La storia ha mummificato quegli uomini malvagi in tombe anonime come fossili della crudeltà umana”.

Da qui il messaggio accorato all’umanità: “Non lasciamo che la storia si ripeta nel 21° secolo. Il mondo ha sofferto molto, incontrando la crisi multidimensionale di una pandemia che ha ucciso milioni di persone infliggendo un duro colpo all’economia, impoverendo milioni di persone. Questo è il momento della guarigione globale, non del dolore”.

Il Cardinale si rivolge alla leadership russa: “Ci appelliamo direttamente al presidente Putin. La Russia è uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, incaricato di promuovere la pace nel mondo e garantire i diritti di ogni nazione. Facciamo appello alla Russia affinché cessino gli attacchi all’Ucraina e si torni alle Nazioni Unite per una risoluzione pacifica di tutte le questioni”. In conclusione il Cardinale Bo riconosce: “La pace è sempre possibile; la pace è l’unica via per il futuro dell’umanità”.

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05/03/2022
0306/2023
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