Storie
di Roberto Signori
Ucraina - Superati i due milioni e mezzo di profughi
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“Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. “L’impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città”.
Secondo l’ultimo conteggio delle Nazioni Unite pubblicato oggi dall’Alto Commissario per i Rifugiati, circa 100.000 persone in 24 ore hanno ingrossato le file degli sfollati in fuga dai combattimenti in Ucraina, a più di due settimane dall’invasione russa. La stima è al momento di 2.698.280. L’Europa non ha visto un flusso così rapido dalla seconda guerra mondiale, secondo Filippo Grandi. Si prevede che quattro milioni di persone potrebbero voler lasciare il Paese per sfuggire alla guerra, cifra probabilmente da rivedere al rialzo nei prossimi giorni. Prima del conflitto, l’Ucraina era popolata da più di 37 milioni di persone nei territori controllati da Kiev, che non includono la Crimea annessa alla Russia o le aree controllate dai separatisti filorussi.
La Polonia da sola ospita più della metà di tutti i rifugiati ucraini. Le guardie di frontiera polacche stimano che 1.675.000 persone siano entrate finora nel Paese di confine. da precisare che prima della crisi, la Polonia ospitava già circa 1,5 milioni di ucraini, la maggior parte dei quali si recavano a lavorare nello stato membro dell’Ue. L’Ungheria sta ospitando 246.206 persone, secondo i dati dell’UNHCR al 12 marzo, circa 10.000 in più rispetto al conteggio del giorno precedente, a dire della rapidità dei movimenti. Il Paese ha cinque valichi di frontiera e diverse città di confine, come Zahony, che hanno convertito edifici pubblici in centri di soccorso, dove i civili ungheresi offrono cibo o assistenza. La Slovacchia ha accolto 195.980 immigrati dall’Ucraina. E’ sempre dell’UNHCR la nota che riguarda le 96.000 persone arrivate in Russia dai territori separatisti filorussi di Donetsk e Lugansk, tra il 18 e il 23 febbraio. Anche la piccola Moldavia, di 2,6 milioni di abitanti, tra i più poveri d’Europa, è interessata dall’esodo degli ucraini. Si tratta di un territorio per lo più di transito verso l’Ungheria o la Romania. Per quest’ultima, le Nazioni Unite non hanno ancora aggiornato i dati: secondo le autorità rumene, 365.000 persone sono entrate e poco più di 280.000 sono uscite. Anche in questo caso, infatti, molti rifugiati decidono di spostarsi ulteriormente, una volta al sicuro.