Storie
di Raffaele Dicembrino
Cascia: monache agostiniane accolgono 10 ucraini
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“Siamo qui per chiedere l’aiuto di Santa Rita e per dire con forza che le nostre armi per fermare il male e la violenza sono la preghiera e la solidarietà”: è quanto ha detto ieri l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, nell’omelia pronunciata durante la Messa presieduta nella basilica di Cascia. Il presule si è recato nella cittadina umbra per chiedere l’intercessione della Santa dei Casi Impossibili, affinché Dio conceda giorni di pace “per l’Ucraina aggredita e umiliata, per la nostra Europa e per il mondo intero”. Prima della celebrazione eucaristica monsignor Boccardo ha voluto salutare i dieci ucraini - due famiglie, tra cui un neonato e una donna incinta - accolti venerdì scorso dalle monache agostiniane, in una struttura vicina al monastero, dopo il suo appello rivolto ai fedeli dell’arcidiocesi ad aprire “il cuore e le case per assicurare accoglienza, compagnia e conforto a quanti, specialmente mamme e bambini, sono costretti a lasciare il proprio Paese”.
Le famiglie ospitate a Cascia, grazie alla comunità monastica agostiniana, “sono vittime in fuga dall’orrore della guerra, che gli ha portato via tutto”, che “hanno bisogno di ritrovare serenità e speranza”, ha spiegato suor Maria Rosa Bernardinis, badessa del Monastero Santa Rita. “Con questa consapevolezza abbiamo aperto le porte del nostro monastero, decise a dar loro una casa sicura dalla quale ripartire - ha proseguito la religiosa -. Essere al loro fianco per la rinascita è un dono e una responsabilità: per entrambi ringraziamo il Signore e chiediamo a lui di darci la forza per lasciare nei loro cuori il seme dell’amore e della pace che Santa Rita ci chiama a diffondere”. Suor Maria Rosa ha aggiunto che “l’accoglienza è espressione di quella sensibilità che nasce dalla preghiera, che se è autentica non può non sfociare nella carità”, e proprio per rafforzare la preghiera a Dio in questo momento storico così difficile, le monache agostiniane si sono unite alla supplica che monsignor Boccardo ha rivolto a Santa Rita per la pace in Ucraina. È stato lo stesso presule a comporre la preghiera. Dopo aver affidato il Paese martoriato dalla guerra da 19 giorni, il 6 marzo scorso, a San Benedetto, patrono d’Europa, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha voluto continuare a pregare, insieme ai suoi fedeli, per “chiedere a Dio, Padre di misericordia, di suscitare con il suo Spirito in quanti reggono le sorti dei popoli desiderio di dialogo e volontà di pacificazione”.