Chiesa
di Tommaso Ciccotti
La dimensione ecumenica della visita di Papa Francesco in Sudan
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Alla notizia della prossima visita di Papa Francesco nel paese abbiamo nominato un Comitato di quattro rappresentanti della Conferenza episcopale di Sudan e Sud Sudan (SSCBC) per avviare i preparativi. Questo Comitato si unirà al panel organizzato dal governo per lavorare congiuntamente”. E’ quanto ha dichiarato l’Arcivescovo Stephen Ameyu Martin Mulla, ordinario dell’Arcidiocesi di Juba, in merito ai preparativi della SSCBC per la visita del Papa in Sud Sudan.
“Come Nazione e come Chiesa, ci sentiamo onorati per l’annuncio della visita del Santo Padre” ha affermato l’Arcivescovo Ameyu, che ricopre anche il ruolo di Amministratore apostolico della diocesi di Torit, Sud Sudan. “Sarà un momento di grande rilievo per tutti i sud sudanesi per mobilitarsi a favore della pace e della riconciliazione. Auspichiamo che con la sua visita, il Papa incoraggi tutti noi a percorrere la strada del dialogo, della pace e della giustizia per il consolidamento della pace nel paese”.
“La visita di Papa Francesco ha una dimensione ecumenica. Infatti, saranno presenti anche l’Arcivescovo di Canterbury e il Moderatore della Chiesa Presbiteriana Scozzese”. Il desiderio del Papa di visitare il Sud Sudan è maturato in occasione dell’incontro svoltosi in Vaticano nell’aprile del 2019, con l’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby e i leader politici del Sud Sudan, nel corso del quale Francesco li ha implorati di costruire la pace.
“Siamo molto felici e non vediamo l’ora di ricevere il nostro Santo Padre, Papa Francesco, in Sud Sudan”, ha fatto eco il Vescovo Charles Sampa Kasonde, della diocesi di Solwezi, in Zambia, Presidente dell’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa Orientale (AMECEA). “Questo viaggio è in qualche modo un adempimento della sua promessa oltre che una garanzia del suo amore per i sud sudanesi e del suo impegno per garantire che la pace regni sulla terra”, ha concluso il Vescovo sudanese.