Politica
di la redazione
Jesi - Marco Cercaci scende in campo per il Popolo della Famiglia
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Un terzo candidato si presenta alla corsa per le amministrative ad affiancare Matteo Marasca e Lorenzo Fiordelmondo. La proposta arriva da Italexit e Il Popolo della famiglia che propongono Marco Cercaci come nuovo candidato sindaco.
Una coalizione che si presenta come “un’occasione di rottura dal sistema egemone che mette il mercato e il profitto al primo posto e ha portato negli anni al saccheggio dei diritti primari. Tutti i partiti, per quanto indossino magliette differenti fanno parte di questo sistema, per questo abbiamo deciso di presentare un progetto di rottura che presenti un’alternativa a tutto questo”. Queste le parole di Massimo Gianangeli che hanno aperto la conferenza stampa di sabato 2 aprile.
La coalizione con Il Popolo della famiglia (movimento di ispirazione cristiana), spiega, nasce dalla condivisione di alcuni punti molto importanti come la lotta al Greenpass e alle restrizioni, insieme all’attenzione per il sociale, tematiche ritenute da entrambi estremamente importanti.
È l’avvocato, regista e musicista Marco Cercaci il candidato sindaco che propongono. Ho deciso di prendere questo impegno per due motivi, afferma. “Il primo è la stima che nutro verso il senatore Gianluigi Paragone (fondatore di Italexit), persona che ho conosciuto e che mi ha trasmesso sensazioni molto positive. Il secondo motivo è che sono amante della mia città. Abbiamo idee molto precise che presenteremo a breve nel programma insieme ai componenti della lista”. Il finanziamento della loro campagna elettorale aggiunge, deriva dall’autotassazione di coloro che credono nel progetto e ne fanno parte. “È un metodo che ci permette di realizzare il minimo che serve, non abbiamo bisogno di grandi eventi”.
Ribadita la stima che nutre verso gli altri due candidati, si definisce un loro antagonista in quanto parte di un’altra compagine che vuole fare la differenza con i governi che hanno governato la città finora e hanno portato Jesi a perdere la sua importanza e centralità nel territorio, “posizione che merita di rioccupare”. La squadra che lo affiancherà sarà “composta da persone competenti” che metteranno l’ascolto del cittadino al primo posto. Si presenta come consapevole della presenza dei numerosi problemi che riguardano i commercianti, l’ospedale Carlo Urbani, insieme a tutto il settore sanitario e sociale. Al centro del progetto anche turismo e cultura, tema quest’ultimo al centro della sua precedente attività politica, quando dal 2000 al 2002 aveva occupato il ruolo di Assessore alla cultura nella giunta di Centrosinistra guidata da Marco Polita.
Guardando all’operato della Giunta uscente dichiara: “Non vorrei fare dichiarazioni o parlare di errori degli altri. Quello che ho percepito come cittadino è la scarsa attenzione alla voce della città. Vedo opere pubbliche che apprezzo e riconosco ma ritengo sia mancata un’attenzione alle vere esigenze della vita delle persone. È stato questo il limite più grande”