Politica
di Nathan Algren
Pakistan: situazione politica nel caos
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“Si registra una situazione politica molto imbarazzante nel Paese. Mi dispiace molto dire che la politica di questi giorni è un tipo di politica egoista: tutti i leader politici, compresi i loro partiti, si concentrano solo sul bene per se stessi e per i loro partiti politici, non per il bene del pubblico del paese. Il Pakistan in questo momento è in una grave crisi: per soldi i membri dei partiti politici vendono la loro lealtà, per loro il denaro conta di più, i personaggi cambiano la loro affiliazione politica scegliendo il partito dove ottengono maggiori benefici personali”: è il commento di padre Mario Rodrigues, sacerdote dell’Arcidiocesi di Karachi dopo che il governo del Primo Ministro Imran Khan ha sciolto l’Assemblea il 3 aprile 2022.
Padre Mario Rodrigues afferma: “I politici hanno il compito di lavorare per la costruzione della società, non solo quello di costruire strade, devono lavorare per elevare i poveri. Il Pakistan è in una brutta situazione economica, la svalutazione della moneta corre, i prezzi dei beni di prima necessità sono in aumento, la gente fatica a sopravvivere”.
La crisi politica è partita da una “mozione di sfiducia” contro Imran Khan, presentata dai partiti politici dell’opposizione il 7 marzo 2022. Un voto sull amozione era prevista per domenica 3 aprile 2022. Quel giorno il Presidente del Consiglio non si è presentato in Parlamento. Un ministro federale ha sollevato un’obiezione alla “mozione di sfiducia” e ha affermato che era contraria all’articolo 5 della Costituzione del Pakistan che afferma “lealtà allo stato e obbedienza alla Costituzione”. Dopo aver ascoltato il Ministro federale, il vicepresidente del Parlamento ha respinto la mozione senza chiedere il parere dell’opposizione. Il Primo Ministro si è rivolto alla nazione dicendo che avrebbe chiesto al Presidente di sciogliere l’Assemblea Nazionale e il Presidente, immediatamente dopo ha sciolto l’Assemblea Nazionale e convocando le elezioni tra 90 giorni. Con una azione di protesta, i partiti di opposizione, con un raduno di 195 deputati, hanno indetto una propria sessione all’Assemblea nazionale, scegliendo un proprio Presidente. Il Presidente della Corte Suprema ha dunque preso atto dell’accaduto e ha indetto una udienza “Suo Moto” per regolarizzare la situazione istituzionale.
Padre Bonnie Mendes, uno dei sacerdoti più anziani del Paese è molto chiaro: “La situazione politica in Pakistan è molto triste. La Costituzione non viene seguita. C’è caos politico. In nessuna società ci si comporta così e disobbedisce alla legge. La gente è molto delusa e per la mala gestione della situazione. La pretesa di Imran Khan di costruire un nuovo Pakistan è finita nel fallimento”.
Tabassum Yousaf, avvocato cristiano, responsabile della Comunità di Sant’Egidio nell’Arcidiocesi di Karachi sottolinea: “È una situazione molto incerta, l’intervento dell’Alta Corte non sappiamo dove condurrà il paese. I leader politici stanno offrendo un cattivo esempio, non operando secondo la legge e la Costituzione dello stato”.
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