Politica
di Mario Adinolfi
APPUNTI PER IL POPOLO DELLA FAMIGLIA
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Appunti per pidieffini. Siamo chiamati a un ulteriore sforzo elettorale, a giugno si vota per le amministrative e stiamo organizzando la presenza del Popolo della Famiglia a questa tornata. Personalmente parteciperò a due tavoli nazionali di convergenza tra forze di ispirazione cristiana che sono stati convocati via zoom per oggi e per domani. Ma so bene che dopo tante chiacchiere solo il PdF ha l’ossatura nazionale per reggere lo sforzo organizzativo della concreta presenza alle elezioni in tutta Italia. A volo d’angelo voglio segnalare per chi volesse aggregarsi o proporsi il lavoro che stanno facendo Lucianella Presta, Marko Rus, Cristina Zaccanti, Carlo Bravi in particolare su Cuneo, guardando agli altri appuntamenti in Piemonte, Nino Iraci su Genova, Andrea Cavenaghi e tutto il vasto gruppo dirigente del PdF lombardo su Desenzano, Monza, Lodi, Como e altri comuni minori. In Veneto Massimiliano Zannini, Giampaolo Furlan, Danilo Bassan lavorano su Padova, Verona e Belluno, piazze storiche del nostro radicamento, mentre Renzo Erman ha già piazzato la nostra bandiera nella competizione a Monfalcone, estremo lembo orientale d’Italia. In Emilia Romagna Mirko De Carli è in campagna elettorale da candidato sindaco a Riolo Terme sostenuto dal neo coordinatore regionale Marco Dall’Olio con cui lavoriamo anche alla presenza su Parma e su Riccione, con la supervisione della nostra sempre fondamentale Elisa Rossini, consigliere comunale in quel di Modena. Nelle Marche Fabio Seba, Gabriele Cinti, Domenico Gallo, Cristiana Di Stefano hanno già prodotto un grande protagonismo pidieffino su Jesi, mentre Saimir Zmali e Marco Sciamanna in Umbria lavorano in particolare su Todi, con la Toscana di Pier Luigi Tossani e Francesco Galante che guarda a Pistoia. Nel Lazio impegno speciale grazie a Nicola Di Matteo, che oltre a coordinatore nazionale si occupa anche delle liste territoriali in questa regione con Massimo Boschi, a Viterbo e a Ciampino. Nel Sud l’attenzione prevalente è per Taranto grazie a Patrizia Del Giudice e Vito Pietro Loporcaro, per l’entroterra napoletano con Massimiliano Esposito così come per quello sardo con Barbara Figus, anche se la parte del leone la fa la Sicilia con lo sforzo su Palermo grazie a Carmelo Catalano e a Paternò con Salvatore Asero. Faremo un punto su tutte le trattative in atto in un’assemblea nazionale via zoom convocata per il 2 aprile alle ore 16, sabato prossimo, mentre il 5 aprile si riunirà l’esecutivo nazionale per dare la spinta decisiva agli ultimi due mesi di campagna elettorale. Questo è essere un partito politico nazionale: radicamento in tutta Italia, uno sforzo collettivo notevole, centinaia di dirigenti che ci mettono la fatica (per ogni nome citato ce ne sono decine di non citati, mi vengono in mente così alla rinfusa Alessandra Trigila, Lavinia Oliveri, Consuelo Nespoli, Angelo De Santis, Ebe Zani, Federica Lupi, Giovanna Nespoli, Gabriella D’Amato, Massimo Maurizio Dal Passo, Antonello Deiana, Maria Verita Boddi, Meri Rossi, Maria Cristina Rampiconi, Margherita Ruffino, Simona Lupi, Claudio Ridolfi, Mauro Rotunno, Eleonora Antonucci, Valeria Annecchino, Maria Di Giuro, Giacomo Fruci, Daniela Scavolini, Eugenio Scaffidi, Daniele Benincà, Luciano Castro e tantissimi altri), liste elettorali che richiedono migliaia di firme certificate per essere consegnate, un lavoro organizzativo faticosissimo che non sarebbe possibile senza il coordinamento nazionale di Nicola Di Matteo e il supporto di una sede politica centrale che fa del lavoro di sostegno all’ossatura nazionale la sua ragion di vita. Ai mille autoproclamati partitini e partitelli, fatti solo di chiacchiere e privi di presenza territoriale, ricordiamo che un partito esiste se si presenta con il simbolo sulle schede elettorali: questo 2022 sarà il nostro settimo anno elettorale consecutivo dopo amministrative 2016 e 2017, politiche 2018, europee e regionali 2019, amministrative e politiche suppletive 2020, amministrative 2021. Questa continuità e questa presenza nazionale tenace, che non ha mai saltato un turno, è la prova della solidità del Popolo della Famiglia in vista del grande traguardo che ormai dista meno di un anno delle politiche del 2023. Unitevi a noi, è stata, è e sarà una grande avventura che offrirà senso alla vostra esistenza e aiuto concreto al prossimo. I dirigenti citati vi accoglieranno territorialmente nella famiglia chiamata Popolo della Famiglia.