Storie
di Raffaele Dicembrino
Alessia Orro ed il dramma dello stalking
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Un impiegato di banca di 55 anni di Novara, Angelo Persico, è stato nuovamente arrestato ieri, come tre anni fa, con la stessa l’accusa di stalking. Anche la sua vittima era sempre la stessa: la pallavolista della Vero Volley Monza e della nazionale Alessia Orro, 23 anni.
Già nel 2019 l’uomo era infatti finito ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori nei confronti della giocatrice che in quel periodo militava nella squadra di Busto Arsizio (Varese). Allora patteggiò una condanna a un anno e 8 mesi. Da anni il 55enne è ossessionato dall’atleta e convinto che sia, come ha spiegato, “la donna della sua vita”
L’uomo è stato bloccato ieri a Villasanta (Monza), quando per l’ennesima volta stava pedinando l’atleta mentre lei entrava nel palazzetto dello sport ‘Arena di Monza’ per gli allenamenti.
La Lega Pallavolo Serie A Femminile si schiera con fermezza a fianco della palleggiatrice della Vero Volley Monza Alessia Orro, per ribadire la totale condanna a ogni tipo di violenza. L’atto vile di uno stalker, già assicurato precedentemente alla Giustizia, è stato nuovamente interrotto grazie al coraggioso esempio della giocatrice, che ha denunciato l’accaduto, e all’intervento delle Forze dell’Ordine, che hanno posto il soggetto in stato di fermo e lo hanno allontanato dalle vicinanze dell’atleta di Monza e della Nazionale azzurra. “È inaccettabile che a distanza di tre anni si ritorni a parlare di un soggetto già noto e fermato in precedenza. Un atto codardo e violento, interrotto grazie alle Forze dell’Ordine e alla pronta denuncia di Alessia, che ha saputo mandare, in un momento di difficoltà, un messaggio di coraggio a tutte le persone che rischiano di ritrovarsi in una situazione analoga. Tutto il mondo della pallavolo si stringe intorno ad Alessia, con la speranza che questo capitolo possa dichiararsi finalmente concluso. La violenza, sia essa fisica, psicologica o emotiva, non troverà mai spazio nel nostro movimento”, ha dichiarato il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile Mauro Fabris.
Alla dichiarazione ufficiale della Lega volley è seguita puntuale una lettera della stessa atleta.
Alessia Orro: “Ciao a tutti,
Mi sento in dovere come atleta e personaggio pubblico di condividere con voi quello che ormai piano piano sta uscendo ovunque.. Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e sopratutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo..
Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata.
Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, sopratutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli!
Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione.
Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione.
I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile.
È stato Doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre.
Un abbraccio, Ale”