Politica
di Roberto Signori
Camera dei Deputati: no al presidenzialismo
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
La Camera ha affossato la riforma sul presidenzialismo. Sono, infatti, passati gli emendamenti sopressivi del M5S con 236 voti a favore, 204 contrari e 19 astensioni.
A votare a favore degli emendamenti che hanno sbarrato la strada al presidenzialismo sono state i parlamentari giallorossi di Pd, M5S e LeU, insieme agli ex grillini di Alternativa e alle altre forze minori di centrosinistra, mentre i deputati di Italia Viva si sono astenuti. I 204 contrari, invece, arrivano dal centrodestra che compattamente ha difeso una sua battaglia storica. Così, uno dopo l’altro, sono stati soppressi tutti gli articoli cardine di una riforma che avrebbe dato all’Italia un assetto costituzionale simile a quello vigente attualmente in Francia dove permane la figura del premier, ma il Capo dello Stato viene eletto direttamente dagli elettori.
Ancora una volta il centro-sinistra ed i 5 stelle hanno perso una grande occasione per offrire agli italiani almeno “la sembianza” di un’Italia libera dove le poltrone non abbiano più importanza del volere della popolazione