Storie
di Roberto Signori
BANGLADESH - vescovo Rozario ed i debiti dei cristiani
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Il vescovo di Rajshahi e vice presidente della Conferenza episcoale del Bangladesh, Gervas Rozario, ha espresso profonda preoccupazione per il debito contratto dai cristiani nella sua diocesi: “Nel Bengala settentrionale ci sono parrocchie che dovrebbero essere le più ricche, come Bonpara, Boni, Mathurapur, Faljana e Bhabanipur”, ha affermato il presule durante le celebrazioni per il giubileo d’argento della Uttarbanga Christian Cooperative Credit Union tenutesi ieri al Notre Dame College di Dhaka. “Purtroppo tutte le famiglie di questi villaggi hanno preso denaro in prestito e alcuni hanno un debito di 60-70 milioni di taka” (poco meno di 630-730mila euro).
“Non sarebbero in grado di pagare nemmeno se vendessero la moglie o i figli. Ma non abbiamo istituito delle cooperative di credito per questo”, ha continuato il vescovo Rozario, che vedendo le bellissime case delle parrocchie si è chiesto come sia stato possibile costruirle: “Cosa state facendo per saldare i debiti?”, ha chiesto rivolgendosi ai fedeli.
La Uttarbang Christian Cooperative Credit Union venne fondata nel 1996, ma la prima banca cooperativa di credito del Bangladesh venne creata dal missionario americano p. Charles J. Young. Oggi, nelle due diocesi di Rajshahi e Dinajpur (che coprono 16 distretti) ci sono 50 cooperative gestite dai cristiani, mentre in tutto il Paese se ne contano 900.
Tuttavia coloro che non sono in grado di ripagare i debiti spesso sono costretti a vendere le loro proprietà ai musulmani.
Il vescovo Rozario ha fatto notare che i creditori hanno la responsabilità di informare le persone su come investire il denaro in maniera produttiva così da avere un ritorno ed essere in grado di ripagare i prestiti: “Le cooperative di credito richiedono onestà e una leadership adeguata. I membri delle cooperative non capiscono nulla. È triste. In questo modo alcuni hanno snaturato le società cooperative. Ma ci sono anche dei buoni leader. Non tutti sono cattivi”.