Storie
di Nathan Algren
India - Business delle cliniche illegali
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Tre persone, tra cui due donne, sono state arrestate per aver costretto una ragazza minorenne a “donare” i suoi ovuli per otto volte in strutture private per la fertilità nel distretto di Erode nel Tamil Nadu. Sulla base di una denuncia di alcuni parenti stretti della ragazza, la polizia ha fermato la madre, il compagno della donna e un’altra donna.
Secondo le notizie riportate, la madre della bambina si era separata dal marito e viveva con il suo compagno, un pittore, da quando la vittima aveva tre anni. La madre avrebbe venduto abitualmente gli ovuli della ragazza da quando aveva raggiunto la pubertà. Secondo le indagini la coppia veniva pagata 20.000 rupie (circa 240 euro) per ogni uovo e 5.000 rupie (60 euro) come commissione di intermediazione. Negli ultimi quattro anni, la madre avrebbe venduto gli ovuli della figlia 8 volte a cliniche private dopo aver falsificato il suo documento di identità con nome, età e stato civile falsi.
La ragazza avrebbe anche subito violenze dal compagno della madre e sarebbe stata minacciata di morte dalla madre in caso di denuncia su quanto accadeva. La settimana scorsa, però, avrebbe trovato il coraggio di fuggire di casa informando altri parenti della situazione.
Secondo la legge indiana, le linee guida per la selezione delle donatrici di ovuli sono molto severe. Il Surrogacy Regulation Act del 2021 vieta la maternità surrogata su scala commerciale. Si raccomanda inoltre che l’età del donatore non sia inferiore a 21 anni o superiore a 35 anni. È inoltre preferibile avere una donatrice che abbia almeno un figlio.