Società
di Giuseppe Udinov
La metà delle famiglie usa i risparmi per arrivare alla fine del mese
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Tra pandemia e guerra russo-ucraina, il numero delle famiglie povere in Italia è salito a oltre due milioni. Secondo l’Eurispes, il 45,3% delle famiglie sono costrette a usare i risparmi per arrivare a fine mese. E il 34,4% affronta con fatica il pagamento delle utenze di gas, luce. “Dati drammatici. Si tratta, purtroppo, di un film che abbiamo già visto durante la precedente crisi iniziata nel 2007. Con le famiglie che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese. Che non riescono a pagare le bollette di luce e gas. Costrette a ridurre i consumi. E a indebitarsi per fronteggiare le spese obbligate“, afferma Massimiliano Dona. Aggiunge il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Se non si interviene subito si arriverà a una recessione come in passato. Il bonus di 200 euro deciso dal governo per affrontare il caro vita va nella giusta direzione. Ma è solo una goccia nel mare. Un aiutino che non basta nemmeno a far fronte ai rincari della spesa alimentare. Una coppia con 2 figli spende 479 euro solo per questa voce. 431 per una coppia con un figlio. In media 357 euro in più. Figurarsi per chi non ce la fa a pagare le bollette. O la rata del mutuo”.
A confermare l’allarme è Confcommercio: “Caro energia peggio della pandemia. Terziario a rischio“. Anche se il Pil quest’anno crescerà più del previsto, i consumi arrancano. E mettono in pericolo la ripresa del settore terziario. Misure urgenti per limitare la carenza di gas e petrolio causata da pandemia e guerra. Aiuti alle imprese per l’approvvigionamento energetico e bonus sociali per le famiglie contro il caro-bollette. Sono i tre fronti principali su cui agisce il decreto per arginare la crisi economica. Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli mette in guardia da una crisi più dura di quella sanitaria. Sono molto rilevanti i danni della pandemia ai servizi e al commercio. Ad essi si sommano gli insopportabili costi energetici. E nel messaggio all’organizzazione dei commercianti, Sergio Mattarella sottolinea lo stesso pericolo. L’aggressione russa all’ Ucraina, secondo il Capo dello Stato, “sta generando un nuovo momento di arresto e involuzione”. Dopo i segnali di ripresa in tutti i settori. Un quadro allarmante, quindi. Con la rottura degli equilibri. E “l’interruzione delle normali catene di valore”. Ne derivano “forti tensioni”. Destinate a provocare “aumenti dei costi“. A partire dall’energia.