Politica

di Giuseppe Udinov

Voto in Francia, Mélenchon: “La sconfitta di Macron è totale”

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Dalle elezioni legislative francesi emerge il successo netto della destra di Marine Le Pen. Il Rassemblement National è riuscito a decuplicare il numero di deputati: erano 8, mentre ora saranno fra 75 a 95. Un risultato che lancia la formazione come terza forza del Paese. “Siamo riusciti a eleggere un gruppo molto forte di deputati all’Assemblea, che d’ora in poi sarà ancora più nazionale. Sarà di gran lunga il più numeroso della storia della nostra famiglia politica”, ha commentato la Le Pen.

Mélenchon, arrivato terzo alle presidenziali, riesce a far diventare primo gruppo d’opposizione la coalizione delle sinistre Nupes (che include La France Insoumise, gli ecologisti, i comunisti e i socialisti), che ottiene fra 170 e 190 seggi. “La sconfitta” di Macron “è totale”, ha tuonato il leader della sinistra radicale, che non smette di sperare di poter governare.

Marine Le Pen con il suo Rassemblement National (RN) passa a ottenere un record di deputati. Secondo le proiezioni verrebbero eletti fra 75 e 95 deputati della sua formazione, numero che se venisse confermato supererebbe i 35 deputati dell’allora Front National eletti nel 1986 (e allora con il proporzionale). “Questo gruppo sarà di gran lunga il più numeroso nella storia della nostra famiglia politica”, ha commentato Le Pen, promettendo che incarnerà “un’opposizione ferma” ma “responsabile”.

I macronisti sono sotto shock e dovranno fare uno “sforzo di immaginazione” - parole del ministro Bruno Le Maire - per provare a mantenere il potere. La destra dei Républicains (64 deputati) al momento rifiuta un’alleanza strutturata. “Resteremo all’opposizione” ha promesso il segretario Christian Jacob. È anche un modo di alzare il prezzo: saranno giorni di negoziati e trattative serrate. La premier Elisabeth Borne ha commentato ieri il risultato parlando di “rischio per il Paese”, ma ha annunciato che con la “forza centrale” che la coalizione “Ensemble” il governo lavorerà su una “maggioranza per l’azione”, cercando “compromessi” che coinvolgano le “molteplici sensibilità” del nuovo emiciclo.

Nelle prossime ore Macron dovrà confermare la fiducia alla premier Elisabeth Borne, fare un rimpasto visto che alcuni ministri sono stati bocciati nelle urne e devono quindi dimettersi come previsto dalle regole interne. Il primo scoglio immediato sarà il discorso della premier davanti al nuovo parlamento il 5 luglio. La premier potrebbe non chiedere il voto dei deputati per evitare la bocciatura, ma sono alte le probabilità che l’opposizione presenti una mozione di sfiducia: a quel punto si va alla conta. Macron dovrà imparare la cultura del compromesso e a costruire maggioranze a geometrie variabili. Uno degli effetti di questa situazione è la parlamentarizzazione del sistema d’Oltralpe. I francesi, dicono a Parigi, stanno diventati un po’ italiani. In realtà, la Francia aveva già avuto un sistema parlamentare, era quello della Quarta Repubblica, giudicato troppo instabile per governare dal generale De Gaulle che lo aveva archiviato per passare al semi-presidenzialismo.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

20/06/2022
0506/2023
San Bonifacio

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Politica

La libertè cancellata in Francia

La riforma liberticida, che dovrà ora affrontare l’esame del Senato, parte da un’iniziativa del governo di Hollande. Lo scopo che si prefiggono i socialisti è molto chiaro: spegnere la voce dei siti Internet curati da vari organismi pro-life. Una offensiva che fa il paio con la legge – approvata giusto un anno fa dalla maggioranza – che sopprimeva la settimana obbligatoria di riflessione per le donne intenzionate ad abortire. L’idea che si è voluta imporre è questa: la donna è sola arbitra della propria decisione di abortire, che da facoltà depenalizzata e concessa ad alcune condizioni si trasforma in un diritto individuale. Va dunque eliminata qualsiasi figura intermedia, va tolto di mezzo qualsiasi confronto un’istanza esterna alla propria volontà.

Leggi tutto

Storie

Francia - Corano in classe per sfidare gli insegnanti

Cresce il fenomeno dell’islamismo nelle scuole francesi ma nessuno sembra curarsene. O meglio, quasi nessuno. Sotto lo pseudonimo di Laurent Valogne, un insegnante francese di 55 anni, ha raccontato la sua esperienza vissuta in prima persona in un saggio pubblicato dalla giornalista Carine Azzoppardi e intitolato Ces petits renoncements qui tuent (Plon)

Leggi tutto

Politica

Le linee guida di Attali

Lo conoscevamo per il “poliamore”, ma tra le altre amenità il maestro di Macron predica la spartizione europea del Belpaese

Leggi tutto

Politica

La cancel culture e la possibilità Zemmour

Erich Zemmour riuscirà a cambiare la Francia devastata da Macron o i media riusciranno a fermare la sua avanzata verso il potere?

Leggi tutto

Storie

Parigi, la sentenza sull’estradizione dei dieci ex terroristi rossi

Si è chiusa l’udienza a Parigi per il caso legato all’estradizione dei 10 ex Br rifugiati in Francia. Al termine della seduta cominciata alle 9:30 al Palazzo di Giustizia di Parigi, l’avvocato generale ha annunciato che le sentenze verranno annunciate il 28 marzo. I 10 ex terroristi rossi per i quali l’Italia chiede l’estradizione furono arrestati in Francia nell’ambito dell’operazione ‘Ombre rosse’ dell’aprile 2021.

Leggi tutto

Società

Avanza la pratica dell’utero in affitto

La Corte di Appello di Parigi, per la prima volta, ha accettato che una coppia di omosessuali possa adottare “di pieno diritto” (quindi senza il consenso della madre biologica) una coppia di gemelli acquistati tramite la brutale pratica dell’utero in affitto. In pratica con l’istituto della «adoption plénière», vengono tagliati in radice, anche giuridicamente, i legami dei due piccoli sventurati con la loro mamma

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano