Società

di Giuseppe Udinov

Nigeria sull’orlo del precipizio

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Lo Stato nigeriano sembra essere sull’orlo del collasso” afferma una dichiarazione sulle elezioni presidenziali e parlamentari che si terranno nel 2023 firmata dal Segretario Generale del Segretariato cattolico di Abuja, padre Zaccaria Samjumi; dal Direttore degli Affari pastorali, padre Michael Banjo; e dal Direttore della sezione Chiesa e Società, padre Uchechukwu Obodoechina.

La dichiarazione ricorda l’esistenza dappertutto “di conflitti di diversa ampiezza e importanza: dagli assalti di uomini armati sconosciuti ovunque nel sud-est, all’insurrezione nel nord-est con l’uccisione di civili innocenti che continua senza sosta”. Il massacro nella chiesa di San Francesco di Owo, nello Stato di Ondo, commesso domenica 5 giugno “ha portato una nuova dimensione al massacro che avviene nel nostro Paese” si sottolinea.

Ai massacri si aggiungono i rapimenti a scopo di estorsione, dei quali sono vittime pure diversi sacerdoti e religiosi/e, l’instabilità nella “Middle Belt”, “la scarsità di cibo e il rialzo dell’inflazione” che determina “fame e miseria, presenti dappertutto”, e gli scioperi nelle università che lasciano i giovani “privi di senso di direzione e di scopo”. “C’è da stupirsi se tra i giovani ci sono così tanti casi di criminalità, di violenza e di attività malsane?” si chiedono i firmatari.

Di fronte a questo stato di cose, la politica appare distratta dalla compagna elettorale: “La classe politica è totalmente impegnata nell’allinearsi su nuove posizioni politiche in vista delle elezioni”. Gli estensori della dichiarazione invitano però i fedeli a non disperare e a non astenersi dal partecipare al processo politico, iniziando col registrarsi nelle liste elettorali e richiedendo la tessera elettorale (Permanent Voter’s Card PVC). A questo proposito il Segretariato cattolico elogia i sacerdoti che esortano i fedeli a richiedere la PVC ma mette in guardia quei preti, troppo zelanti, che impediscono ai fedeli privi della tessera elettorale di partecipare alla messa.

“Tuttavia, nel tentativo di incoraggiare tutti a ottenere il PVC, occorre prestare la massima attenzione a non privare le persone di quei mezzi che Cristo, attraverso la Chiesa, ha messo a disposizione per il nutrimento e la salvezza delle loro anime” afferma la dichiarazione. “La Chiesa, quindi, non approva la prassi secondo la quale i pastori d’anime vietano ai fedeli di Cristo il culto pubblico perché non hanno la loro PVC. Ai fedeli non deve essere negata la Santa Comunione o alcuno dei sacramenti della Chiesa per lo stesso motivo. I sacerdoti che agiscono in questo modo violano le leggi della Chiesa, che definiscono chiaramente le circostanze in cui i fedeli possono essere legittimamente privati di tali beni spirituali”.

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23/06/2022
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