Storie
di Roberto Signori
I bambini di Haiti ricordano suor Luisa Dell’Orto
Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano
“Giustizia per suor Luisa”. Lo gridano in tanti per le strade di Port -au – Prince, soprattutto i bambini che amavano la missionaria italiana, venuta dall’altra parte del mondo per rispondere al servizio che il Signore le aveva chiesto, per donare quell’amore che aveva ricevuto copioso e abbondante e che la spingeva a non fermarsi mai. Lo hanno gridato in una marcia alla quale hanno partecipato gli animatori di Kay Chal, Casa Carlo, che lei aveva riaperto e che era dedicata all’educazione, al sostegno e all’aiuto di tanti piccoli di strada. Una piccola restituzione del bene che aveva fatto, dicono da Haiti, perché lei con la sua opera ha offerto opportunità di riscatto, ha dato tutta se stessa. In molti la piangono ma in molti hanno voluto festeggiarla il giorno del suo compleanno, il 27 giugno, nella festa di Nostra Signora del perpetuo soccorso, la patrona di Haiti.
I vescovi haitiani in un comunicato hanno sottolineato che “la notizia dell’assassinio di suor Luisa Dell’Orto non ha lasciato indifferente, data l’immensità e l’intensità della sua opera a favore dei più poveri secondo il cuore di Dio”. “Di fronte a un atto così efferato, siamo in confusione, avvertiamo rabbia… Al di là di questo, non possiamo dimenticare le virtù della fede, della carità, della speranza e dell’abnegazione che hanno abitato tutta la vita e l’apostolato di suor Luisa”. “La sua testimonianza di vita – scrivono - è più forte del crimine che le ha tolto la vita”. “Fratelli e sorelle, restiamo uniti nella preghiera e compiamo – concludono i presuli - gesti capaci di essere scintille d’amore per illuminare i tanti cuori feriti del nostro Paese e della nostra società. Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, Patrona di Haiti, interceda per noi affinché la luce del Cuore di suo Figlio, risplenda sui nostri sentieri!”