Storie
di Nathan Algren
Manila: in aumento le adozioni illegali
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ra le conseguenze delle difficoltà economiche nelle Filippine e delle ridotte azioni di controllo da parte di polizia e istituzioni, si registra un aumento consistente delle adozioni illegali e una riduzione del loro costo, quanto meno per quanto riguarda le somme versate alle famiglie d’origine. La pratica era già diffusa prima del Covid, per la povertà persistente, la mancanza di accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria che accrescono le difficoltà delle madri nelle realtà più degradate. Ma “l’offerta” durante la pandemia è cresciuta mentre la “richiesta” da parte di potenziali famiglie adottanti si è invece ridotta, incrementando il rischio che bambini di pochi giorni o al massimo di poche settimane di vita finiscano nelle mani di altre reti criminali, dallo sfruttamento sessuale al lavoro nero, al traffico di organi.
Il prezzo di un neonato è sceso anche a 100 dollari, al di là di eccezioni che tengono conto dell’origine e dell’aspetto: in questo turpe mercato i sanguemisto sono più valutati, ma si arriva comunque a cifre dell’ordine dei 1000 dollari. Questa forma di tratta si avvaleva di conoscenze dirette e di reti note soltanto a pochi, rifornita soprattutto dalle gravidanze non desiderate di giovani donne coinvolte più o meno direttamente nella prostituzione. Con la pandemia l’estensione delle necessità e l’uso più intensivo di Internet hanno incentivato lo sviluppo online di questa e altre attività criminali. Il tutto in un contesto che già nel 2019 aveva fatto registrare mediamente 3000 segnalazioni al mese dall’estero di bambini filippini coinvolti nello sfruttamento sessuale via internet.
L’adozione fuori da canali ufficiali è ovviamente illegale e punita con l’ergastolo e pesanti pene pecuniarie, ma la difficoltà a individuare i responsabili è figlia anche della mancanza di specifiche agenzie investigative a supporto dell’azione di molte organizzazioni di impegno sociale. La Divisione per le Operazioni internazionali dell’Ufficio investigativo nazionale ha individuato e seguito nel 2021 appena una decina di casi di “adozione commerciale”.
Si calcola che nelle Filippine quasi due milioni di minori vivano senza una famiglia, con un rischio elevato di sfruttamento.