Storie
di Roberto Signori
USA - Coppia gay cita in giudizio la clinica
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Desideravano che il loro bambino fosse un bel maschietto, concepito con la fecondazione in vitro e l’utero in affitto, pagando profumatamente perché si verificasse, ma è nata una bimba: così una coppia di omosessuali ha citato in giudizio la clinica Hrc Fertility di Pasadena che aveva loro rifilato l’imperdonabile «sòla». E’ la triste storia di Albert e Anthony Saniger, ansiosi di costruirsi una famiglia arcobaleno ma rigidamente inflessibili sul sesso del nascituro, che doveva essere rigorosamente maschio. Invece, nel 2021 è nata una bella bimba, a dispetto dei piani dei due «padri». Lo riporta CbsNews.
Quindi la coppia, che in virtù del denaro sborsato al supermercato dei neonati — pardon, clinica di fecondazione — aveva indicato anche il sesso del nascituro, ha denunciato il dottor Bradford A. Kolb, specialista in fertilità, accusandolo di violazione del contratto, negligenza medica, negligenza e occultamento fraudolento e violazione della legge sulla concorrenza sleale. La causa è stata intentata venerdì presso la Corte Superiore di Los Angeles e con essa si chiede un risarcimento non specificato
Dal canto suo, Hrc ha rilasciato una dichiarazione facendo presente ai due che seppur femmina, la bimba risultava essere sana e comunque «una benedizione»: «La nostra missione è fornire assistenza di livello. Abbiamo aiutato migliaia di persone, inclusa la coppia coinvolta in questa causa. I due desideravano idealmente un bambino, ma sono stati benedetti dalla nascita di una bimba sana. […] Ogni bambino ha un valore e un potenziale illimitato, indipendentemente dal sesso», sottolineano. «Ci auguriamo che i Saniger amino e riconoscano il valore di avere un bambino sano mentre così tante persone in tutto il Paese stanno lottando contro problemi di natura riproduttiva».