Storie

di Nathan Algren

PANAMA - La Chiesa cattolica accetta di mediare nella crisi

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“La Chiesa cattolica accetta la richiesta di mediare nella situazione che il Paese sta vivendo”: lo ha comunicato l’Arcivescovo di Panama, Monsignor José Domingo Ulloa, attraverso un videomessaggio. Secondo le informazioni raccolte da Fides, da 8 giorni Panama è paralizzata da uno sciopero che, partito dagli insegnanti, si è poi esteso a tutti gli altri settori della società, compresi studenti e indigeni. Il motivo della protesta è l’aumento esorbitante dei prezzi dei beni di prima necessità, compresi i medicinali, l’elettricità e soprattutto il carburante. I rincari stabiliti dal governo sono stati necessari per contenere l’inflazione. Le proteste hanno visto cortei e manifestazioni, che in alcuni casi hanno provocato scontri con le forze di polizia.

L’Arcivescovo sottolinea che, all’appello fatto dall’Esecutivo “a fare da ponte per trovare una soluzione – inclusiva e partecipativa – alla situazione che il Paese sta vivendo”, la Chiesa cattolica risponde “accettando l’invito ad essere mediatrice nella costruzione del consenso necessario per la convivenza pacifica”. Monsignor Ulloa ha chiesto “a tutti coloro che sono chiamati a questo dialogo, di darci una opportunità di prendere le decisioni appropriate per il bene comune”. “Le persone meritano onestà, coerenza e rispetto da parte di tutti, senza posizioni rigide o precondizioni che impediscano il dialogo” ha sottolineato, rilevando il contributo anche degli esperti in mediazione della Pastorale Sociale-Caritas e dell’Università Cattolica Santa María la Antigua. “Affidiamo a Santa María la Antigua, la buona Madre e patrona di Panama, questo dialogo perché non sia una discussione o un dibattito di idee, ma un veicolo per la ricerca del bene comune”, ha concluso.

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15/07/2022
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