Storie

di Tommaso Ciccotti

I vescovi e il dramma dell’Africa

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

Siccità, inondazioni, cicloni e altri disastri. L’Africa non fa eccezione all’ondata di conseguenze che i mutamenti del clima registrano ormai a tutte le latitudini. Constatare e reagire è quanto hanno deciso di fare i vescovi dell’Amecea, l’Associazione che riunisce gli episcopati della parte orientale del continente (Etiopia, Eritrea, Kenya, Malawi, Tanzania, Uganda, Sudan e Sudan del Sud, Zambia, i membri affiliati Gibuti e Somalia). L’impegno è scaturito dal termine della plenaria che i delegati delle Conferenze episcopali aderenti hanno vissuto tra l’8 e il 18 luglio scorsi in Tanzania. Un incontro - cui ha preso parte anche il prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini - suggellato da un’articolata presa di coscienza messa nero su bianco in otto punti.

Ad aprirla, la citazione del cardinale Luis Antonio Tagle, tra gli invitati a prendere la parola, che ha riaffermato che “la mancanza di cura per gli altri coesiste con comportamenti e pratiche che danneggiano il creato” e che “quando manca la cura integrale del creato “ e “quando manca lo sviluppo umano integrale, la fraternità soffre”. È questo in sostanza il cuore dell’enciclica Laudato si’, che ha costituito la spina dorsale dell’incontro. Negli otto punti, i presuli dell’Amecea dichiarano di riconoscer “l’esistenza di una crisi ecologica che, in larga misura, è il risultato del comportamento umano” e i cui fenomeni estremi di distruzione dell’ambiente “rappresentano una crescente minaccia per lo sviluppo socio-economico” dei Paesi dell’area e per la “sussistenza delle popolazioni” che la abitano.

Foreste che si esauriscono per un disboscamento non bilanciato da un’adeguata ripiantumazione, scarsa regolamentazione dell’attività mineraria, un generale degrado dovuto all’incuria e allo sfruttamento sono messi in rilievo come situazioni da cui partire per lavorare al ripristino della “giustizia economica” e dell’“equità”, cominciando a promuovere fonti alternative di energia, solare, eolica e di altro genere. I vescovi dell’Amecea rilanciano la volontà di collaborare con tutti gli organismi istituzionali, le ong, le comunità di altre fedi in tutte le iniziative che mirano a proteggere l’ambiente e di attuare una intensa “campagna di sensibilizzazione” a livello di comunità di base per aumentare la consapevolezza e migliorare la comunicazione con la gente” su queste tematiche - un tema sul quale il prefetto Ruffini era intervenuto affermando che una buona comunicazione può favorire il consolidarsi di una “cittadinanza ecologica”. Questa consapevolezza, si legge nella nota, deve partire dai gradi basilari dell’istruzione in grado poi di arrivare a formare giovani “ambasciatori di buone pratiche ecologiche”

.La nota si conclude con un messaggio di solidarietà alle persone dell’area colpite dagli “effetti negativi del cambiamento climatico, come le inondazioni”. Non siete soli, assicurano i vescovi, “nella preghiera e con spirito di solidarietà siamo al vostro fianco nelle vostre battaglie”. E un altro pensiero è per le comunità coinvolte da “conflitti e guerre civili” come Etiopia, Eritrea, Sudan e Sud Sudan, comprese le guerre “in altre parti dell’Africa e del mondo” e perché quelle in programma in Kenya il 9 agosto prossimo siano “elezioni libere, eque, credibili e pacifiche”.

Abbonati agli albi cartacei de La Croce e all’archivio storico del quotidiano

18/07/2022
2809/2023
S. Venceslao

Voglio la
Mamma

Vai alla sezione

Politica

Vai alla sezione

Articoli correlati

Chiesa

I Vescovi di Francia contro eutanasia e suicidio assistito

I 118 presuli d’Oltralpe vergano un importante documento contro le derive mortifere di una politica radicale di massa. Un testo luminoso e ragionevole. Quali che siano le nostre convinzioni, il fine vita è una tempo che vivremo tutti e un’inquietudine che condividiamo. Ciascuno deve quindi potervi riflettere il più serenamente possibile, schivando gli scogli delle passioni e delle pressioni.

Leggi tutto

Chiesa

Al legislatore non chiedete “favori” ma proclamate diritti “

Al legislatore, spiega Francesco ai membri dell’Unione giuristi cattolici italiani che partecipano al loro 70.mo congresso nazionale, non chiedete “favori” ma proclamate diritti “che derivano dalla dignità umana

Leggi tutto

Storie

Beirut, al via la causa di beatificazione del martire padre Nicolas Kluiters

Nato a Delft (Olanda) nel 1940, Kluiters era entrato nel 1966 nei gesuiti dopo studi di Belle arti. Tuttavia, egli ha preferito rinunciare ai suoi pennelli come san Pietro aveva rinunciato alle sue reti da pesca. Nei 10 anni successivi, dopo aver completato gli studi di teologia, egli è stato ordinato sacerdote. Ha quindi soggiornato in Libano, imparato l’arabo e ottenuto un diploma di assistente sociale dalla Usj. Poi nel 1976, in accordo con i suoi superiori, in particolare con il superiore generale dei gesuiti p. Peter-Hans Kolvenbach egli sbarca nel Paese dei cedri per iniziare la propria missione.

Leggi tutto

Chiesa

Papa in Congo: pubblicati motto e logo

“Tutti riconciliati in Gesù Cristo” è la frase che accompagnerà il prossimo viaggio apostolico di Francesco dal 2 al 5 luglio nel Paese africano. Nel logo, i simboli della terra congolese e l’immagine del Pontefice benedicente

Leggi tutto

Storie

Libano - Viaggio di solidarietà dei vescovi francesi a Beirut

Dall’8 al 12 maggio una delegazione di prelati è in visita ufficiale nel Paese dei cedri. Il messaggio di pace per l’Europa e il mondo.

Leggi tutto

Chiesa

“L’amore familiare: vocazione e via di santità”

Presentato il decimo Incontro Mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Roma dal 22 al 26 giugno. Dopo il festival di apertura in Aula Paolo VI e i tre giorni di congresso, il sabato la celebrazione della Messa con il Papa in Piazza San Pietro.

Leggi tutto

La Croce Quotidiano, C.F. P.IVA 12050921001

© 2014-2023 La Croce Quotidiano