Storie
di Paolo Nardon
Un’estate rovente
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Siamo come su una rotonda in cui i semafori abbiano improvvisamente smesso di funzionare… non si sono spenti ma danno a tutti, contemporaneamente, luce verde. È una costante, e continua, roulette russa; nessuno se ne rende veramente conto. Si arriva all’incrocio gasati pensando “guarda che c… ho strada libera!!!... Via come una scheggia!!!”. Invece di rallentare si accelera e, presi dal brivido della curva affrontata in velocità, ci si fa trasportare. Un po’ come quando eravamo neopatentati e guidavamo le macchine più improbabili… i sedili mal fissati traballavano paurosamente e ogni curva corrispondeva, immancabilmente, a un controsterzo da rally. Ci si buttava nella mischia senza tante paranoie e con una incalcolabile dose di incoscienza. Volenti o nolenti era il momento di rischiare un po’… poi la differenza tra l’essere qui a raccontarlo o no… è, spesso, questione veramente imperscrutabile.
Questa estate è una delle più incasinate e delirante che ricordi… pandemia, guerra, siccità, rischio carestia mondiale, benzina alle stelle, incendi incontrollati, caduta del governo e chi più ne ha… più ne metta. Però io, con il massimo rispetto per tutte le autorità, me ne fotto. Quelle sono cose importanti ma, concretamente, non ci posso fare proprio niente, tranne, forse, farmi il sangue amaro. Beh onestamente mi bastano (e avanzano) i casini che ho già di mio.
Girando fai gli incontri più belli e strani che potresti mai immaginare. Sono squarci di luce e spensieratezza dopo un biennio a dir poco infernale, in cui le nostre vite sono state travolte e ribaltate in un modo che mai avremmo immaginato. Ma, purtroppo, la realtà ha superato, e poi doppiato, la nostra fantasia.
Come si diceva poco fa viviamo in un’Estate tutta stramba… un po’, per essere sinceri, te le vai a cercare tu, ma spesso ti vengono a cercare loro. Le situazioni più kafkiane si susseguono ad un ritmo che ha dell’incredibile. A volte ti fermi e ti giri per vedere se per caso tu non sia su “Scherzi A Parte”. In giro c’è un campionario di personaggi da sbarco che meriterebbero di essere immortalati in un film. Chiariamo subito… sto parlando del gentil sesso. Già noi essendo maschi siamo svantaggiati per il solo fatto di esserlo, ma l’altra metà del cielo ci mette del suo per incasinare definitivamente il sistema universo in generale e il nostro sistema nervoso in particolare. Sei lì in balia del mare in tempesta sconvolto da quei “geni del male” che rispondono al nome di donne… fortunatamente hai in dotazione un motoscafo stile Baywatch che ti permette almeno, di salvare la ghirba. Arranchi ed imbarchi acqua da tutte le parti; una volta superata una tempesta vieni travolto da quella successiva… ancora più violenta e sferzante di quella prima. Cerchi di porre la questione sul razionale ma qui di razionale non c’è proprio una cippa. Anzi se cerchi di affermare, ovviamente sommessamente, che 2+2 fa 4 esplode un circo Orfei che te lo raccomando. È un mondo sconclusionato dove vale tutto e il contrario di tutto… però rigorosamente solo per le femminucce. Noi maschietti dobbiamo, invece, essere precisi ed irreprensibili (ovviamente sono obbiettivi totalmente irraggiungibili per noi poveri minchioni). Capita, per dimostrare di essere in casa e non in giro a flirtare con altre, di doverti fare una foto a letto mettendo in evidenza l’orologio da polso con il datario… tipo le foto che facevano ai rapiti. Tutto questo teatrino a una che, tecnicamente, non è neanche la tua ragazza.
Secondo questa logica scombiccherata tu devi stare recluso in casa in attesa della convocazione, mentre quelle fanno i cavolacci loro. Quando fai presente che c’è, forse, un po’ di gelosia si offendono indignate dicendo che sono solo un po’ possessive…sì, poco poco.
Poi, casualmente, rincontri, dopo mesi, una ragazza che candidamente ti confessa che è da tempo che ha un interesse per te. Bene, vuoi ballare? …balliamo…. Poi, dalla notte alla mattina, torna dall’ex che da anni le fa perdere tempo senza sposarla ma che la tiene “incatenata” a se (…non fatemi fare altri commenti) .
Dovunque ti giri è una giostra di questa schiatta… fidanzati immaginari, “lutti” interminabili per abbandoni da ex, bipolarismo sentimentale acuto e vattelapesca; anche qui non ci puoi fare gran ché. Puoi solo decidere se accettare le regole di ingaggio oppure ritirarti.
A volte arrivi ad un punto di saturazione tale che manderesti tutte a quel paese e ti andresti a rinchiudere in un eremo a pane e acqua. Quando, poi, le gonadi hanno smesso di girare vorticosamente ti scappa una risata e vedi la bellezza di questo casino fotonico. Tutto è in movimento ed in evoluzione… qualche volta, sinceramente, preferiresti un po’ più di quiete ed equilibrio. Sai, però, che la vita è così; una cosa sono le aspettative e le speranze tutt’altra la realtà.
Il meraviglioso, ed incasinato, mondo delle donne è così, una continua scarica elettrica che non ti dà un attimo di respiro. Un otto volante infinito senza cinture di sicurezza a cui devi fare l’abitudine… pena “disarcionamento” immediato.
Per quanto le donne siano destabilizzanti e strambe, un’esistenza senza di loro sarebbe uno schifo indescrivibile, quindi, proprio per questo, dobbiamo amarle ed accettarle così come sono, così come loro accettano la miriade delle mattane di noi uomini. È un equilibrio instabile e quasi impossibile ma che, nonostante tutto, va avanti da milioni e milioni di anni.
Quindi coraggio! Anche in questa Estate rovente dobbiamo andare a farci amabilmente massacrare da quei serial killer che si fanno chiamare donne e tutto ciò ringraziandola per il supplizio e, per giunta, con un bel sorriso stampato sulle labbra. W LE DONNE SEMPRE!
La Pace