Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Papa Francesco: negoziare per fermare la guerra
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Di fronte al “flagello della guerra”, Francesco prega che “la saggezza ispiri passi concreti di pace”. Del pellegrinaggio penitenziale in Canada annuncia che parlerà nella prossima udienza generale, non senza tornare a ringraziare tutti.
Cari fratelli e sorelle!
Ieri mattina sono rientrato a Roma dopo il viaggio apostolico di sei giorni in Canada. Ho intenzione di parlarne nell’Udienza generale di mercoledì prossimo, ma ora desidero ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo pellegrinaggio penitenziale, a partire dalle Autorità civili, dai Capi delle popolazioni indigene e dai Vescovi canadesi. Ringrazio di cuore quanti mi hanno accompagnato con la loro preghiera. Grazie a tutti!
Anche durante il viaggio non ho mai smesso di pregare per il popolo ucraino, aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra. Se si guardasse la realtà obiettivamente, considerando i danni che ogni giorno di guerra porta a quella popolazione ma anche al mondo intero, l’unica cosa ragionevole da fare sarebbe fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di pace.
Rivolgo il mio saluto a voi, romani e pellegrini. Saluto, in particolare, le novizie Figlie di Maria Ausiliatrice che si accingono a fare la prima Professione religiosa; il gruppo di Azione Cattolica di Barletta; i giovani della diocesi di Verona; i ragazzi dell’Unità pastorale “Pieve di Scandiano”; e quelli del gruppo “Gonzaga” di Carimate, Montesolaro, Figino e Novedrate, che hanno camminato sulla Via Francigena. Nella festa di Sant’Ignazio di Loyola rivolgo un affettuoso saluto ai miei confratelli gesuiti. Continuate a camminare con zelo, con gioia nel servizio del Signore. Siate Coraggiosi!
Auguro a tutti una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!