Storie

di Paolo Nardon

La libertà dei figli di Dio

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Come quando la pioggia leggera ti bagna mentre cammini lungo la riva del mare senza ombrello, inumidendoti i vestiti e i pensieri, come quando ti svegli di colpo la notte senza ricordarti il sogno che stavi facendo, ma hai il cuore che pompa come un martello pneumatico; la sensazione di libertà ti avvolge come un mantello leggero che profuma di bucato appena steso. Vorresti vivere, e provare, sine die quella sensazione di tranquillità e serenità, ma non è sempre così… non può essere sempre così. Se lo fosse perderebbe la sua straordinarietà e la sua bellezza che sono quasi indescrivibili. Vivremmo in un mondo perennemente drogato ed iper esposto… come le foto venute male in cui c’è talmente tanta luce che non si capisce più un cazzo. Per comprendere ed apprezzare pienamente la bellezza e il buono dobbiamo, almeno in parte, aver sperimentato il brutto e il cattivo. Senza questa alternanza, che ci fa essere uomini e donne completi, saremmo dei bimbominkia che vagolano per la vita senza una direzione… senza una meta.

Saremmo guidati solo dalla ricerca di quello che ci da piacere o condizionati da quello che gli altri si aspettano da noi. Vivremmo facendo gli attori e la nostra vita sarebbe un film. Cercheremmo di stare nella parte che il mondo che ci circonda ci ha assegnato. Un po’ come dice la canzone dei Maneskin dobbiamo stare “Zitti E Buoni” e non uscire dal sentiero buonista e piatto che i parrucconi repressi hanno tracciato per noi. Se, ad un certo punto, prendi e ribalti il banco ti guardano, ti spiano e si fanno tutta una serie di film sulla tua vita. Vieni visto come una specie di traditore, uno che si è perso e che deve essere compatito. Entri nella zona d’ombra di quelli che hanno sbagliato volontariamente strada, andando a schiantarsi contro il muro del mondo. Tutto quello che dici, fai e non fai viene analizzato al microscopio molecolare per trovare le prove che ti sei fottuto il cervello e soprattutto l’Anima. Ma non ne avrebbero neanche bisogno perché hanno già la diagnosi nefasta pronta, la sentenza di condanna a morte è pronunciata dal giudice di turno. Sanno già tutto, anche prima di te, e non perdono occasione per impartiti lezioni e supercazzole paternalistiche su come si DEVE vivere. Ti parlano con una supposta superiorità che se non li mandi dove meritano è solo perché sei un bel borghese anche tu e di farti altri detrattori non hai voglia. Cerchi di far passare la ramanzina e di non darle troppa importanza, ovviamente percepire i giudizi e le elucubrazioni che si fanno sul tuo conto ti fanno girare i coglioni fuori maniera e oltretutto ti rovinano la giornata.

Grazie a Dio ci sono anche quelli che ti sanno parlare con tenerezza ed amore fraterno; non ti giudicano, non ti etichettano (pur avendo le loro convinzioni) e ti incoraggiano. Hanno pazienza con te e ti capiscono, perché sanno com’è la vita. Senti profondamente che sono al tuo fianco nella trincea in mezzo alle bombe che ti cadono in testa e al sangue e alla merda che ti circondano. Non ti parlano da sopra un piedistallo perché hanno fatto esperienza che da lì si può cadere in 0,2 e ci si fa molto male. Non hanno fretta e voglia di convincerti di qualcosa, ma solo farti sapere che ci sono e tifano per te… incondizionatamente. Parlandoti con tranquillità capiscono immediatamente se tu ti sia effettivamente fottuto il cervello e l’Anima di cui sopra.

Nella mia vita ho sperimentato una cosa potentissima che ha completamente ribaltato la mia esistenza… la libertà dei figli di Dio. Questa libertà non significa fare sempre, e solo, quello che vogliamo ovviamente.

Avendo ricevuto l’Annuncio dell’Amore infinito che il Signore ha per me so che non posso deluderlo. Le Parole di Vita che ho ascoltato mi si sono marchiate a fuoco nell’Anima e proprio nei momenti più dolorosi e pericolosi mi hanno sempre consolato e preservato. Anche in mezzo alle prove più difficili in cui sembrava di essere circondati dalle fiamme dell’inferno, quelle Parole tornavano più potenti che mai in mio aiuto; per farmi attraversare la storia che dovevo affrontare. Nulla poteva toccarmi profondamente e “uccidermi”, ferirmi e farmi male sì; ma erano, incredibilmente, solo graffi superficiali.

Non possiamo pensare di evitare tutte le tentazioni e le possibili cadute, saremmo dei pazzi e degli incoscienti. Vivremmo pensando che se siamo perfetti, ed irreprensibili, chiesottoni andrà tutto bene. Col piffero che funziona così; la vita è un continuo combattimento, ma con le armi che la Chiesa ci dona possiamo anche attraversare il deserto del Sahara con un ghiacciolo in mano (Jovanotti Semicit.) . Un Cristiano non ha paura di nulla, neanche delle proprie cadute o debolezze; perché è proprio attraverso di quelle che vede l’Amore Gratuito che Dio ha per lui. Sa che Cristo, risuscitando, ha sconfitto per sempre la Morte ed ogni giorno la sconfigge nelle nostre vite.

Sperimenti, nei momenti più forti e dolorosi, che hai delle forze che non immaginavi; in mezzo a tentazioni potenti non cadi anche quando sembra tu sia in un periodo di debolezza e fragilità. Lì, proprio lì, in mezzo al casino totale scopri che sei, compatibilmente con la situazione, nella piena Pace; puoi essere ammaccato e un po’ graffiato dai fatti della vita ma non barcolli, non crolli… non perché tu sia bravo o forte ma perché il Signore è al tuo fianco e tutta la tua esistenza è stata una preparazione per affrontare con Fede quel momento di Prova. Sperimenti, concretamente, di non essere solo nelle tribolazioni, hai un Condottiero che sbaraglia i nemici al tuo posto… sperimenti la meravigliosa gratuità di essere figlio di Dio. A NOI LA BATTAGLIA, A DIO LA VITTORIA!!!

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01/08/2022
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