Storie
di Paolo Nardon
La Magia Della Notte
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Spesso si sentono persone che ne parlano con distacco, quasi sia un qualcosa che non li interessi o che, addirittura, non li abbia mai riguardati. Abbassano la voce e si guardano intorno con circospezione per vedere se qualcuno di indiscreto stia origliando. Credono che tutti i disastri del mondo vengano da lì e che per eliminarli dalla faccia della Terra bisognerebbe “disinfettarla” e “sterilizzarla”. Hanno la certezza matematica che i mala tempora che viviamo abbiano origine da lei; potendo quasi quasi la “eliminerebbero” per legge.
Prima di far prendere fischi per fiaschi a tutti, chiariamo… mi sto riferendo alla NOTTE.
Subito dopo il Lockdown più duro e nel pieno del periodo del coprifuoco, parlando tra amici della mancanza della vita sociale in generale e della movida in particolare, ho ricevuto una risposta “stupefacente”. L’interlocutrice mi ha candidamente detto : “Vorrei che queste restrizioni rimanessero per sempre”. Ovviamente a questa pirlata fotonica il gin tonic che stavo bevendo mi è uscito dal naso, dagli occhi e dalle orecchie; se subito dopo non è partito dritto per dritto un “Ma vaffa…” è solo, e soltanto, per la Misericordia che il Padre Eterno ha per il sottoscritto. Comunque vi garantisco che ci siamo andati vicini, molto vicini. La pensata di chiudere il mondo in un perpetuo lockdown notturno derivava dalla balzana idea che così non si sarebbe più peccato. Devo ammettere che sono rimasto allucinato e senza parole… e la cosa non è proprio così facile.
Associare automaticamente la notte a condotte riprovevoli è una cazzata; in materia ho un po’ di esperienza e posso testimoniare che è sbagliato oltre che ingiusto.
È sbagliato perché i casini li possiamo fare sempre… altroché il Venerdì o il Sabato sera. Se si vuole fare sesso ad minchiam non occorre aspettare la notte, se si vuole farsi una pista di cocaina non occorre aspettare il calare delle tenebre; volendo, ed avendo i “giusti” contatti, queste, ed altre cosette, le si possono fare anche all’ora di pranzo. Spero di non sconvolgere e scandalizzare nessuno (… chi se ne fotte), ma nelle nostre scuole ne succedono di tutti i colori, e non mi riferisco solo ai periodi di occupazione ecc.
Ragionando con il metodo “lockdown moralistico/repressivo” dovremmo chiudere scuole, uffici, stadi, tribunali, ospedali, negozi, piazze… e non solo di notte, ma sempre. Ovviamente anche le nostre case non sarebbero risparmiate dalla virulenza puritana, in ogni istante potrebbero sfondarci la porta con un ariete per verificare che noi si sia bravi e buoni.
È ingiusto perché tutti noi abbiamo il diritto (e forse il dovere) di fare cazzate nella vita. Non possiamo togliere la libertà di sbagliare dal mondo. Non sarebbe più una vita piena ma un surrogato. Ovviamente non dobbiamo provare e fare tutto, ma toglierci a priori, e per norma, la possibilità di fare certe esperienze farebbe di noi persone non libere, quasi degli schiavi.
È chiaro che ciò che illegale ed illecito non deve essere fatto ma estirpare, a forza, le situazioni dove teoricamente queste cose accadono è delirante oltre che impossibile.
La notte, invece, è magica; la stragrande maggioranza di noi che stiamo qui a raccontarcela ci siamo perché una notte i nostri papà e le nostra mamme si sono voluti bene. Quasi tutti loro, ancora prima, si erano conosciuti una notte ad una festa, in una balera, in un ristorante, in una discoteca e vattelappesca. Quello è stato il primo momento in cui hanno potuto entrare in una relazione più profonda e personale.
Quando le luci si abbassano e la penombra nasconde un po’ le nostre paure ed insicurezze, lì scocca la scintilla che fa girare, ed andare avanti, il mondo.
Le cose più belle che ho scritto (canzoni, articoli, pensieri) le ho pensate di notte, quando tutto rallenta e le cose intorno a te acquistano forme e significati diversi e nuovi. Sei nel letto al buio e prima di addormentarti pensi alla tua giornata, alla tua vita e tutto si mescola in un vortice impazzito e fecondo.
Di notte ho conosciuto le ragazze di cui mi sono innamorato perso, di notte le ho baciate protetto dal velo tenue e fresco della tarda sera. Ed è stata una figata infinita. Di notte ho vissuto, nel bene e nel male, i momenti più indelebili della mia esistenza; ognuno è parte integrante di me… ognuno è indispensabile.
Pensare che qualcuno voglia togliere il caldo - fresco brivido della notte è terrorizzante. Ci sono periodi in cui aspetti solo che arrivi la sera per iniziare a vivere veramente, perché le giornate di sole non hanno quasi alcun senso e significato. Con il passare delle ore cresce l’attesa e con essa l’emozione per quello che, poi, vivrai ed assaporerai.
La Pace