Storie
di Roberto Signori
ETIOPIA - In Tigray la peggiore offensiva degli ultimi tempi
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“L’esercito eritreo sta richiamando i riservisti e arruolando moltissimi giovani da mandare al fronte. Stanno cercando di conquistare Axum, Adigrat, Shire e di entrare a Macallè, la situazione della popolazione civile è drammatica, la peggior offensiva dall’inizio del conflitto” E’ quanto ha riferito all’Agenzia Fides una fonte della chiesa cattolica locale che per motivi di sicurezza mantiene l’anonimato.
Dal 24 agosto, quando sono ripresi i combattimenti, la situazione umanitaria in Tigray sta peggiorando di giorno in giorno. Nell’offensiva contro i guerriglieri tigrini sono impegnate anche le forze speciali Amhara e Fano, mentre vengono segnalati attacchi con droni dell’esercito federale. Gli attacchi condotti dall’esercito eritreo stanno causando vittime tra i civili. Il presidente della Somalia Hassan Sheik Mohamud ha chiesto al presidente eritreo Isaias Afwerki di far rientrare in Somalia i 5000 soldati addestrati in Eritrea, ma al momento non ha avuto riscontri.
“La diffusa negazione e l’ostruzione all’accesso ai servizi di base, al cibo, all’assistenza sanitaria e a quella umanitaria, stanno avendo un impatto devastante sulla popolazione civile” ha dichiarato il presidente della commissione creata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, Kaari Betty Murungi. “La crisi umanitaria nel Tigray è scioccante, sia in termini di portata che di durata” ha affermato.
Murungi ha invitato il governo a ripristinare immediatamente i servizi di base e garantire un accesso umanitario pieno e illimitato. La commissione internazionale ha anche esortato le forze del TPLF a “garantire che le agenzie umanitarie possano operare senza impedimenti”.
Drammatica anche la situazione per circa 2800 civili sfollati e recentemente trasferiti in un centro di addestramento della polizia federale.