Chiesa
di Tommaso Ciccotti
Itinerari di arte e fede delle attività pastorali su San Pietro
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Mostrare il volto della Chiesa madre che accoglie tutti e sa indrizzare una parola autorevole a ciascuno. Questo nelle parole del cardinale Mauro Gambetti, vicario generale per la Città del Vaticano, è l’obiettivo degli itinerari di arte e fede della Basilica di San Pietro presentati stamani nella Sala Stampa della Santa Sede.
“Qual è il volto della Chiesa?”, ha chiesto il porporato. “Quello del Papa? Quello dei missionari? Quello degli scandali? Quello dottrinale del catechismo o quello dell’impegno sociale? Occorre spolverare lo specchio perché l’immagine riflessa sia più nitida e leggibile”. Il pensiero è proiettato già al prossimo Giubileo del 2025 quando a Roma sono attesi circa 30 milioni di pellegrini. È a loro che si vuole indicare un’immagine autentica della Chiesa. “Desideriamo rimuovere la polvere dallo specchio e mostrare il volto della Chiesa delle origini e originante, fondata su Pietro e sulla sua professione di fede in Gesù Cristo, figlio del Dio vivente”.
Prima tappa di questo itinerario è il videomapping “Seguimi. La vita di Pietro”, che sarà proiettato per la prima volta sulla facciata della Basilica di San Pietro il 2 ottobre prossimo alle ore 21. Della durata di circa 8 minuti, sarà proposto dal 2 al 16 ottobre, dalle 21 alle 23, ogni 15 minuti. Le scene narrano in prima persona attraverso la voce dell’attore Flavio Insinna, con sottotitoli nelle altre lingue, i momenti salienti della vita di Pietro: dalla chiamata alla sequela, dalla missione al martirio.
La facciata della Basilica diviene dunque uno degli schermi più suggestivi al mondo. I repertori iconografici sono quelli della Fabbrica di San Pietro e dei Musei Vaticani con le immagini di grandi artisti come Raffello, Perugino e Guido Reni. Il racconto è strutturato attraverso strumenti tecnologici capaci di valorizzare e armonizzare figure, suoni e parole in un intreccio tra antico e moderno, tra le nuove tecnologie e il patrimonio senza tempo dell’arte custodita in Vaticano. L’obiettivo è favorire in pellegrini e visitatori la conoscenza dell’umanità e della spiritualità dell’Apostolo, i suoi slanci, le cadute, la tenacia, il dubbio, le lacrime, avendo così la possibilità di riconoscersi nella sua esperienza di vita.