Storie
di Giuseppe Udinov
BANGLADESH - Preghiera per l’abolizione della pena di morte
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La comunità cattolica in Bangladesh sta portando avanti una intensa e capillare opera di sensibilizzazione e di preghiera per l’abolizione della pena di morte, prendendo spunto dalla intenzione di preghiera che, per il mese di settembre, Papa Francesco ha affidato alla sua “Rete Mondiale di Preghiera”. Quelle intenzioni, notano i fedeli bangladesi, esprimono le grandi preoccupazioni del Papa per l’umanità e per la missione della Chiesa e mirano a trasformare la preghiera in gesti concreti, perché essa diventi una bussola per una missione di compassione nel mondo intero.
“Siamo totalmente d’accordo con Papa Francesco sulla necessità di abolire la pena capitale anche in Bangladesh. Il proprietario della nostra vita è Dio, grazie a Lui abbiamo la vita e solo Lui può toglierci la vita, nessuno ha il diritto di togliersi la vita”, commenta padre Patrick Gomes, Segretario della Commissione episcopale per l’unità dei cristiani e il dialogo interreligioso e assistente parroco della parrocchia di Beneedwar a Naogaon.
Il sacerdote ricorda che “nessuno ha il diritto di uccidere una persona, che sia un peccatore o un santo”. “E necessario trovare pene e percorsi alternativi alla pena di morte; si potrebbero accompagnare e seguire i condannati in un percorso di recupero, pentimento, riconciliazione con la vita e con le persone danneggiate. Dio dona un cuore e può trasformarlo. Un cuore si trasforma con l’amore e la cura. Dal Bangladesh, ci uniamo con forza alla richiesta di abolizione della pena di morte”, dice padre Gomes, riferendo che tutti i fedeli, in risposta all’appello del Papa, in questo mese stanno pregando perché possa essere abolita la pena capitale.
In Bangladesh, negli ultimi 6 mesi, 162 persone sono state condannate a morte nei tribunali di tutto il paese. La disposizione della pena di morte è in vigore nel Codice penale del Bangladesh per 33 reati. Nel 2020 il governo ha approvato la pena di morte anche come pena massima per il reato di stupro. Secondo Amnesty International, il numero di esecuzioni capitali in Bangladesh è aumentato del 60% nel 2021 rispetto all’anno precedente.