Storie
di Giuseppe Udinov
Yemen a rischio carestia
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Fonti militari yemenite riferiscono che scontri sono scoppiati subito dopo il mancato rinnovo della tregua che era in vigore da Aprile e scaduta domenica 2 ottobre. Le forze governative parlano di attacchi dei ribelli Houthi nella provincia di Marib, a est della capitale Sanaa. Domenica gli Houthi hanno respinto una proposta dell’Onu per una nuova estensione della tregua, affermando che “non pone le basi” per la pace. I ribelli, sostenuti dall’Iran, hanno anche minacciato di colpire società petrolifere in Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, Paesi che invece appoggiano le forze governative.
La pace dei mesi scorsi ha permesso a navi ed aerei di rifornire lo Yemen tramite il porto di Hodeidah e l’aeroporto da Sanaa, infrastrutture strategiche controllate dagli Houti. Il conflitto è visto da tutti gli osservatori come una guerra per procura tra Arabia Saudita (che guida una coalizione araba a sostegno del governo yemenita) e l’Iran. Le violenze che vanno avanti da sette anni hanno ucciso decine di migliaia di persone, devastato l’economia, causato più di 4 milioni di sfollati e lasciato milioni di persone alla fame. L’Onu, riferendosi allo Yemen, ha più volte parlato di peggiore crisi umanitaria in corso nel mondo, secondo Oxfam, con la ripresa del conflitto, 7,5 milioni di persone potrebbero ritrovarsi in una condizione di carestia nei prossimi mesi.